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A ogni respiro o alito si deve pregare mentalmente, dicendo una parola del Pater Noster o di altra orazione che si recita, in modo che una sola parola si dica tra un respiro e l’altro.
Ignazio di Loyola, Esercizi Spirituali, 258
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 6, 7-15)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate. Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».
Mi lascio ispirare
Le braccia protese verso il cielo e i piedi ben radicati a terra.
Le braccia si allargano all’infinito, per cogliere luce e calore.
I piedi sono saldi nei nostri bisogni di uomini.
Chi prega il Padre Nostro si lascia abitare da un desiderio immenso, che è il desiderio stesso di Gesù.
Desiderio che Dio si faccia conoscere da tutti, faccia venire il suo regno di amore, realizzi la sua volontà salvifica.
Il cuore trema davanti a tale immensità. La mente cerca di difendersi. Pensa che sia chiedere troppo, che sia un chiedere a basso costo, dove Dio fa tutto lui.
Sono dei bei sogni?
Mentre cerchiamo di difenderci, la preghiera ci riporta nel presente, dove il pane interessa sì, ma per l’oggi, perché oggi abbiamo fame, e domani è un altro giorno.
La preghiera ci insegna a mettere alla prova la sincerità del desiderio, vedendo se la richiesta di perdono si riflette nella nostra disponibilità a perdonare.
La preghiera, infine, ci porta a riconoscere le nostre forze, chiedendo che nessuna tentazione del nemico le superi.
Sono richieste tanto alte quanto umili.
Il cielo viene a toccare la terra.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Come il tuo corpo partecipa alla preghiera?
Quale senso nel ripetere tante volte le stesse parole?
Quale spazio, quale tempo offri oggi alla preghiera?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
17
Giugno
2021
Tra cielo e terra
commento di Mt 6, 7-15, a cura di Stefano Corticelli SJ