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La vita è un’opportunità, coglila.
La vita è bellezza, ammirala.
La vita è beatitudine, assaporala.
Madre Teresa di Calcutta
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 9,14-15)
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno».
Mi lascio ispirare
Perché io sì e gli altri no? Questa sembra un po’ la domanda che abita i pensieri dei discepoli di Giovanni. Il paragone con gli altri ci può essere di stimolo, ma a volte crea invidia e insofferenza. Ciò che facciamo forse non lo abbiamo scelto con vera consapevolezza e vedendo altri che si comportano in maniera differente non mettiamo in discussione il nostro comportamento, ma solo quello degli altri. Se io digiuno, tutti devono digiunare.
Gesù sposta lo sguardo e il ragionamento dal digiuno al banchetto di nozze, da una privazione ad un’abbondanza. Il digiuno che nostro Signore chiede di vivere deve essere inserito nel contesto della vita, radicato nel momento presente e non essere assolutizzato in un digiuno perenne da tutto, con il rischio di privarci non solo del cibo, ma anche delle relazioni, della vita. Solo assaporando con gusto la vita riconosco il modo e i momenti giusti per digiunare, scoprendo ancora più radicalmente ciò che è superfluo e ciò che è essenziale nella mia vita.
Il rischio è che il digiuno perenne che ci imponiamo chiuda il nostro stomaco alla capacità di gustare la vita. Il digiuno deve nascere dal desiderio di consapevolezza e interiorità, altrimenti rischia di privarci del valore delle relazioni con gli altri e con le cose, cioè da ciò che Dio ha creato per noi.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Cosa mi aiuta a cogliere il gusto delle piccole cose quotidiane?
Cosa rende più gustosa la mia giornata?
Di cosa mi privo maggiormente e di cosa invece non riesco a privarmi?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
19
Febbraio
2021
Digiuno perenne
commento di Mt 9,14-15, a cura di Chiara Selvatici