Ph. Andrea Cioni -
Il saggio modella se stesso.
Buddha
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 19,23-30)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità io vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». A queste parole i discepoli rimasero molto stupiti e dicevano: «Allora, chi può essere salvato?». Gesù li guardò e disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile». Allora Pietro gli rispose: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. Molti dei primi saranno ultimi e molti degli ultimi saranno primi».
Mi lascio ispirare
Raccogliere oggetti, ricordi, amicizie. Non si sa mai quello che potrà essere utile. L’apprendista ricco conserva contento e geloso consigli, contatti, convinzioni. Come se si potesse accumulare all’infinito di tutto nella stanza, nel cuore, nell’hard disk. Difficile spostarsi, difficile muoverlo, tanto è grande il peso e l’ingombro del suo bagaglio. Certo lui non vola via alla prima tempesta, alla prima crisi. Sembra avere risorse per provare a salvarsi da sé.
Prospettiva tristemente miope. Gesù invita a non aver paura di camminare a cuore leggero, a schiena libera. Se cammini carico come un cammello rischi seriamente di incastrarti. Rischi di perdere la chiave del mistero della vita nel mucchio delle cose. Rischi di vivere una vita da mercante, non da figlio.
Il cuore libero è disposto a incontrare gli altri al di là dei tornaconti. Non è legato a doppia mandata a cose, persone o paure. Paradosso del Regno: chi proverà a fidarsi e camminerà leggero non morirà, non sarà fregato. Riceverà generosamente quello che serve per vivere da figlio amato, incontrerà fratelli e sorelle con cui vivere l’impossibile agli uomini, vivere qui e ora frammenti di amore vero, primizie di quella pienezza che non teme giudizi.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Che relazione ho con gli oggetti? Che cosa tendo ad accumulare senza neanche rendermene conto? Perché lo faccio?
Quale relazione impossibile voglio affidare oggi al Signore?
Ricordo un gesto di gratuità che ho vissuto nella mia vita, un momento in cui ho sentito profumo di centuplo.
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
18
Agosto
2020
Camminare leggeri
commento di Mt 19,23-30, a cura di Matteo Suffritti SJ