Ph. Martina Pampagnin -
Más allá de mis miedos,
más allá de mi inseguridad,
quiero darte mi respuesta.
Aquí estoy para hacer tu voluntad,
para que mi amor sea decirte sí
hasta el final.
Oltre le mie paure,
oltre la mia insicurezza,
voglio darti la mia risposta.
Sto qui per fare la tua volontà,
perché il mio amore sia dirti di sì
fino alla fine.
Eduardo Meana, En mi Getsemani
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 20,20-28)
In quel tempo, si avvicinò a Gesù la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa. Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Di’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo». Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato». Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dominano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».
Mi lascio ispirare
Una madre che intercede per i figli… che chiede per loro il massimo dei poteri nel Regno che conta davvero! Ma che male c’è a volere delle garanzie? Sono in realtà sintomi che esprimono un grande malessere, la fatica a fidarsi di Dio e della vita. Del disequilibrio di un cuore a cui sta sfuggendo la bellezza del quotidiano, che ha smesso di guardare la realtà con curiosità, che è incapace di farsi stupire dalle cose piccole. Un cuore incagliato nel pensiero di amare, che però sottovaluta il dispendio di energie vitali che questo pensiero comporta.
Non sanno quello che chiedono, sono così innamorati e appassionati? Possono bere tanto dolore e amarezza? Sono disposti a donarsi fino all’ultima goccia di sangue, sudore, pensiero, sentimento?
La risposta di Gesù ai fratelli è un meraviglioso invito a rallegrarsi, e a rallegrarmi, perché anche io sarò capace di amare fino all’estremo! Ma il dono di Grazia dipende dal Padre e non dal Figlio…
Gli altri discepoli sono sdegnati, gelosi, mostrano che nel fondo del cuore sentono frustrato il medesimo desiderio. Il regnare chiama in causa attitudini opposte e inverse al dominare e opprimere. Significa mettersi al servizio di molti ed aprire la vita ogni fratello e sorella che incrocia il mio cammino. Essere grandi nel Regno passa attraverso l’accoglienza delle possibilità che la vita mi offre quotidianamente di farmi servo e schiavo.
L’umanità realizzata, l’essere delle persone belle e feconde, dipende dalla capacità di saper cogliere le occasioni di consegnare la propria vita senza ricevere nulla, neppure un grazie o un sorriso. Liberarsi dal contraccambio affettivo, dall’essere visti e riconosciuti come belli, buoni, amabili, ecc. ci permette di prendere posto fin d’ora nel Regno dei fratelli di Gesù. In questa giornata c’è offerta la possibilità di fare un passo avanti nella capacità di amare per Amore e per null’altro. Oggi si aprono vie nuove di libertà e di verità, oggi, Signore, puoi fare della mia vita qualcosa di nuovo!
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quali sono i tuoi desideri frustrati di “gloria”? Accoglili, raccontali al Signore e lascia che siano da Lui riordinati.
Quali sono le tue ambizioni? Chiedi al Signore di essere ambizioso per davvero! Chiedigli di poter crescere nell’attitudine di amare per Amore.
Cosa m’impedisce oggi iniziare ad essere re e signore della mia vita? Consegna al Signore quella paura originaria, quel timore di farti servo e schiavo delle tue sorelle e fratelli!
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
25
Luglio
2020
Fino all’estremo
commento di Mt 20,20-28, a cura di Narciso Sunda SJ