Ph. Giovanni Guida, Cafarnao -
Oggi farò da me, senza lezione.
Fabrizio De André, Il bombarolo
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 12,35-37)
In quel tempo, insegnando nel tempio, Gesù diceva: «Come mai gli scribi dicono che il Cristo è figlio di Davide? Disse infatti Davide stesso, mosso dallo Spirito Santo: “Disse il Signore al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché io ponga i tuoi nemici sotto i tuoi piedi”. Davide stesso lo chiama Signore: da dove risulta che è suo figlio?». E la folla numerosa lo ascoltava volentieri.
Mi lascio ispirare
A quante lezioni noiose abbiamo dovuto assistere: quante volte abbiamo dovuto solo imparare quel che altri dicevano. Gesù non è un libro, ma un’esperienza. Confronterò le cose che mi hanno insegnato con quel che ho scoperto; vedrò come ed in che senso Gesù è “di più” degli insegnamenti su di Lui; infine richiamerò alla memoria come Lui stesso mi ha fatto conoscere la Scrittura attraverso la mia vita, e la mia vita attraverso la Scrittura.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Qual è stato l’ultimo momento in cui ho riconosciuto una grande bellezza?
Quand’è stata l’ultima volta che la Parola mi ha illuminato dentro?
In quali occasioni posso portare luce e bellezza nella vita di chi ho accanto?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
5
Giugno
2020
Senza lezione
commento di Mc 12,35-37, a cura di Ottavio De Bertolis SJ