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Si soffre molto per il poco che ci manca e gustiamo poco il molto che abbiamo.
William Shakespeare
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 14,1-12)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via». Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto». Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse. In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre».
Mi lascio ispirare
A volte, come Filippo, rischiamo di rimanere chiusi nelle nostre convinzioni e nei nostri pensieri e diventiamo incapaci di ascoltare e vedere che c’è un di più. Gesù cerca di aprire il cuore e la mente dei discepoli, li invita a guardare oltre, cerca di far sentire loro tutta la sua cura e il suo amore, il desiderio profondo di farli partecipi di qualcosa di più grande.
Li invita a fidarsi, a riconoscerlo come la via che ci permette di vivere in verità una vita ancora più piena. Egli si fa testimone dell’opera del Padre, ci rivela l’amore e la cura di Dio, la possibilità di entrare nella relazione d’amore trinitaria.
«Mostraci il Padre e ci basta.» Dammi ciò che voglio io, fammi vedere cose concrete. Ciò che non ho, è la sola cosa che voglio avere e mi dimentico di tutto il resto. Mi fermo e desidero solo quello e credo che solo quello mi possa dare gioia e sicurezza. Il rischio è di accontentarmi, di fermarmi a uno STOP e non alzare gli occhi verso il mondo circostante, verso le opportunità che si aprono, e così non ripartire più. Il rischio è di non riuscire a vedere nell’altro l’Amore di Dio, la presenza di Dio. Credo in Dio solo se lo vedo, senza intermediari.
Chiediamo allora al Signore il desiderio di gustare la presenza del Padre come ci viene rivelata dalla Parola, dai testimoni di ieri e di oggi, dalle relazioni, da tutto ciò che ci circonda. Tutto ci fa conoscere il Padre. Non accontentiamoci di un solo modo di vedere!
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quale volto di Dio abita il mio cuore?
In quale situazione ho sentito più forte la presenza del Padre?
In quale occasione mi sono sentito fermo a uno STOP?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
10
Maggio
2020
Basta così!
commento di Gv 14,1-12, a cura di Chiara Selvatici