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Bisogna comprendere che la violenza volta le spalle alla speranza.
Stéphane Hessel
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 3,22-30)
In quel tempo, gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni». Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito. Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa. In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna». Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro».
Mi lascio ispirare
La Buona Notizia che porta il Signore sappiamo che non da tutti è accolta come buona. Anzi, spesso è vista come un problema da eliminare. Troppo problematica! È proprio in questo senso che bisogna interpretare la reazione degli scribi: se Gesù libera dai demòni, è perché agisce per conto del re dei demòni.
Questa frase ci fa sorridere, ma non dovrebbe. Anche se non ce ne accorgiamo, il principio che fa da sottofondo a questa affermazione ci è molto familiare. Lo mettiamo in gioco ogni volta che qualcuno ci suona il clacson nel traffico, e noi rispondiamo con due colpi di clacson; oppure quando qualcuno ci grida contro e noi reagiamo gridando più forte; oppure quando qualcuno ci offende e noi rispondiamo con un’offesa peggiore.
Sotto sotto, nella parte più profonda di noi crediamo che solo il male può vincere il male. Che possiamo sconfiggere il male solamente se urliamo più forte, se picchiamo più forte.
La verità è che stiamo solo usando le sue armi. Il nemico riesce sottilmente a convincerci che il Vangelo è bello, certo, ma che nella vita reale le cose sono diverse, che “purtroppo” bisogna usare la forza! Quando pensiamo questo, siamo già caduti nella trappola del nemico, che vuole che la catena di violenza continui.
Il Signore invece è venuto a rompere la catena di violenza. Il perdono è anche questo: mettere la parola fine alla diffusione del male. Il male ricevuto non viene buttato addosso a nessun altro. Chiediamo al Signore di liberarci da ogni tentazione di rispondere al male con il male.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quale occasione ho creduto che solo il male potesse vincere il male?
Quale male ricevuto affido al Signore?
Da quale catena chiedo di essere liberato, oggi?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
27
Gennaio
2020
Spezzare le catene
commento di Mc 3,22-30, a cura di Leonardo Vezzani SJ