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“Che nuova luce! Ma che ignoranza ancora! Io non vedo nulla, e vedo tutto.”
Jacques-Bénigne Bossuet, Elévations sur les mystères
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 4,12-23)
Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa: «Terra di Zàbulon e terra di Nèftali, sulla via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti! Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta». Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino». Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono. Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo.
Mi lascio ispirare
Il percorso di Giovanni, l’ultimo profeta, giunge ad un termine e il ministero di Gesù comincia. Dopo la voce che gridava nel deserto, la luce finalmente sorge. Una grande luce. Come un faro, Gesù viene ad abitare in riva al mare di Galilea.
Gesù è in movimento, viene al nostro incontro. È lui che ci vede per primo. È lui che ci parla per primo. Ci invita a seguirlo nella nostra quotidianità con tutte le nostre difficoltà materiali e immateriali. Non senza fretta, all’immagine dei nostri pescatori che ‘’subito’’ lasciano presa per seguirlo. Il regno dei cieli è in effetti vicino.
Lasciamoci portare da questo movimento che Gesù ci propone. Lasciamoci guarire dal semplice fatto di essere in presenza di qualcuno che ci ama incondizionatamente, per sempre.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quale occasione ho sentito che era tempo per me di un cambiamento rapido?
In quale luogo della mia vita mi sento guardato dal Signore?
Quale luce mi fa da faro?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
26
Gennaio
2020
Che nuova luce!
commento di Mt 4,12-23, a cura di Pietre Vive (Roma)