Ph. di Martina Pampagnin -
If I could, then I would
I’ll go wherever you will go.
Way up high or down low,
I’ll go wherever you will go
Run away with my heart.
Run away with my hope.
Run away with my love.
The Calling, Wherever you will go
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 10,1-12)
In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città».
Mi lascio ispirare
Il mondo in cui viviamo e quello che portiamo dentro è pieno di resistenze, di chiusura e di paura. Ecco che solo un annuncio di buona notizia e di pace può rompere il circolo vizioso del male che ci attanaglia, che ci impedisce di guarire e di vivere a pieno.
La buona notizia arriva senza fronzoli e senza ritardi, è sempre una parola di pace e rimane nella misura in cui si è disposti a darle credito, cresce nella misura in cui la si nutre e soprattutto si compie nell’attesa di un incontro, nella consapevolezza di una presenza promessa e proprio per questo già espressa.
Questa promessa di presenza rimane valida anche quando la pace e la buona notizia non vengono accettate, ma si perde l’occasione della bellezza dell’attesa e della gioia della condivisione della vita.
Sta a noi la scelta di accogliere e testimoniare tutto ciò.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quando ho ricevuto una buona notizia nelle piccole cose quotidiane?
Come l’ho nutrita?
A chi posso porgerla?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
3
Ottobre
2019
Ci sono e te lo prometto
commento di Lc 10,1-12, a cura di Mounira Abdelhamid Serra