René Magritte, La perspective amoureuse -
Avete presente quando entrate in un supermercato e la porta si apre automaticamente? per anni ho pensato che fosse solo una coincidenza...
Dylan Dog
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 13,22-30)
In quel tempo, Gesù passava insegnando per città e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme. Un tale gli chiese: «Signore, sono pochi quelli che si salvano?». Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. Quando il padrone di casa si alzerà e chiuderà la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: “Signore, aprici!”. Ma egli vi risponderà: “Non so di dove siete”. Allora comincerete a dire: “Abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazze”. Ma egli vi dichiarerà: “Voi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!”. Là ci sarà pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori. Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimi».
Mi lascio ispirare
Siamo davanti al più importante discernimento della nostra vita, da quale delle due porte vogliamo passare? Un invito alla lotta, un àgon, (combattimento) che chiama in causa un nemico, quello della nostra natura umana: siamo così invitati a lottare contro tutto ciò che a vari livelli può renderci disumani.
È richiesto un buon allenamento, perché siamo chiamati ad essere protagonisti di un processo attivo di continua conversione, chiamati alla fede, alla speranza e alla pratica dell’amore, unica via che può giorno dopo giorno può renderci davvero divini. È necessaria anche una certa fermezza d’animo, che deriva dalla chiarezza del nostro obiettivo di mettere il Signore al primo posto!
La salvezza è per chi accetta la volontà di Dio, chi non soccombe all’ultimo momento e persevera nel combattimento quasi fisico della preghiera. Al dono dell’amore incondizionato di Dio per noi, risponda il nostro dono incondizionato a Lui! La salvezza nostra e delle nostre relazioni è una questione di dialogo e di ardente desiderio, più che di volontà e di dovere.
Quello di oggi è un annuncio forte e minaccioso che vuole scuotere gli uditori impigriti e riaccendere i loro cuori, perché la porta stretta è aperta per tutti! Infatti, non possiamo scordare che il Signore Gesù è lui stesso, nel suo corpo e nelle sue parole, la Porta che apre l’accesso al Regno! Oggi allora noi possiamo decidere di essere fra coloro che non vivono distrattamente i banchetti eucaristici e la sua Parola.
Aiutati dallo Spirito Santo chiediamo di vivere oggi in maniera bella ed appassionata la nostra adesione al Signore Gesù, perché possiamo aggiungerci a coloro che, col cammino quotidiano, entrano per la porta stretta per godere dell’amore dei figli e dei fratelli di Dio.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Come vivo la mia partecipazione all’eucarestia ed alla preghiera personale e comunitaria? Il mio cuore, la mia mente e la mia volontà sono integrati mentre vivo tali momenti?
In che occasione ho sentito di aver messo il Signore al primo posto nella mia vita?
Cosa invece mi ha ostacolato quando non è andata così? Consegno al Signore le mie resistenze.
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
25
Agosto
2019
La porta stretta è aperta per tutti
commento di Lc 13,22-30, a cura di Narciso Sunda SJ