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الله أَكْبَر - Allāh akbar
Il Signore è il più grande
Corano
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 10, 24-33)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli: «Un discepolo non è più grande del maestro, né un servo è più grande del suo signore; è sufficiente per il discepolo diventare come il suo maestro e per il servo come il suo signore. Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone di casa, quanto più quelli della sua famiglia! Non abbiate dunque paura di loro, poiché nulla vi è di nascosto che non sarà svelato né di segreto che non sarà conosciuto. Quello che io vi dico nelle tenebre voi ditelo nella luce, e quello che ascoltate all’orecchio voi annunciatelo dalle terrazze. E non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l’anima; abbiate paura piuttosto di colui che ha il potere di far perire nella Geènna e l’anima e il corpo. Due passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra senza il volere del Padre vostro. Perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non abbiate dunque paura: voi valete più di molti passeri! Perciò chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli».
Mi lascio ispirare
Tu che hai creato l’universo, chi mai più grande di Te?!
Di ogni cosa cattiva del mondo e del male stesso non c’è più paura, giacché Tu l’hai vinta con il Tuo Amore e l’ultima parola è sempre la Tua, oltre ogni apparenza.
Certo non c’è male più grande di questo: dimenticare il Tuo Amore, temere così la morte e dunque la vita piena.
Ma se noi dimentichiamo, Tu riporta nuovamente al nostro cuore la bellezza; conoscendoci perdona la nostra confusione; donaci la consapevolezza della Tua presenza, dentro e fuori di noi; insegnaci ad essere liberi di scegliere chi riconoscere come nostro unico Dio: Te, Amore che ci unifichi così come siamo, oppure le paure e le bugie che ci dividono?!
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quali mali temo?
Dove vedo cattiveria, in me e fuori di me?
Quale parola o gesto d’Amore posso riconoscere e compiere dinanzi al male?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
13
Luglio
2019
Ti amo comunque, lo sai?
commento di Mt 10, 24-33, a cura di Mounira Abdelhamid Serra