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A questo fine infatti sono risanati gli occhi del cuore, a questo vengono aperti, a questo sono purificati, affinché vedano la luce, che è Dio.
Agostino di Ippona
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 9,18-26)
In quel tempo, [mentre Gesù parlava,] giunse uno dei capi, gli si prostrò dinanzi e disse: «Mia figlia è morta proprio ora; ma vieni, imponi la tua mano su di lei ed ella vivrà». Gesù si alzò e lo seguì con i suoi discepoli. Ed ecco, una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni, gli si avvicinò alle spalle e toccò il lembo del suo mantello. Diceva infatti tra sé: «Se riuscirò anche solo a toccare il suo mantello, sarò salvata». Gesù si voltò, la vide e disse: «Coraggio, figlia, la tua fede ti ha salvata». E da quell’istante la donna fu salvata. Arrivato poi nella casa del capo e veduti i flautisti e la folla in agitazione, Gesù disse: «Andate via! La fanciulla infatti non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma dopo che la folla fu cacciata via, egli entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò. E questa notizia si diffuse in tutta quella regione.
Mi lascio ispirare
Protagonista oggi è lo sguardo di Gesù: guarda il padre prostrato, ascolta la sua richiesta, alla quale risponde alzandosi e seguendolo immediatamente; vede la donna, guarita, e il suo sguardo la salva; guarda i flautisti e la folla nella casa e, facendosi deridere, li caccia via; infine, guarda la fanciulla, con tenerezza le prende la mano ed ella si alza.
Antecedenti a questo sguardo, due movimenti verso Gesù: quello del padre e quello della donna emorroissa. Due dinamiche cariche di speranza, spinte dalla fede, mosse da coraggio.
Mentre i nostri occhi vedono impurità nella morte e nella malattia – cioè in ciò che non capiamo e che, provocandoci dolore, ci spaventa – lo sguardo del Maestro vede purezza, porta vita e cancella ogni contaminazione, ogni mediocrità, ogni tristezza, ogni tenebra, ogni illusione, ogni peccato.
Chiediamo al Signore di aiutare anche noi a trovare una parte di questo stesso sguardo nella fede, che fa scaturire momenti di speranza e di coraggiosa propositività, mettendo da parte le inerti suggestioni di un’evidenza fasulla, come invece accade alla folla.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quando sono stato frenato dalla paura nel cercare in Gesù la salvezza?
In che occasione mi sono sentito “trafitto” dallo sguardo di Gesù?
Quando la fede mi ha aiutato ad andare oltre all’evidenza, guardando con occhi di speranza?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
8
Luglio
2019
Sguardo che salva
commento di Mt 9,18-26, a cura di Marco Ruggiero