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Smith: Ormai dovrebbe aver capito, signor Anderson, a quest'ora le sarà chiaro, lei non vincerà, combattere è inutile! Perché, signor Anderson?! Perché?! Perché persiste?!
Neo: Perché così ho scelto.
Matrix Revolutions
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 15,12-17)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».
Mi lascio ispirare
Gesù sceglie i suoi discepoli, li ha chiamati per nome, sono suoi amici. E sceglie di amarli così come sono, con i loro difetti, i loro limiti.
Noi siamo quei discepoli. Amati nonostante i nostri no, i nostri tradimenti, le nostre paure che spesso ci allontanano da Lui.
Lui ci sceglie e ci ama per quello che siamo. Senza chiederci nulla in cambio.
È amore disinteressato, che vuole il bene dell’altro. È l’amore che si spinge fino all’estremo, fino a donare, a perdere la vita per l’altro.
Amare l’altro. Dare la vita per l’altro ovvero donare se stessi, senza pretese, senza attese… Che senso ha vivere così? Ne vale la pena? Non sarebbe più facile amare solo coloro che ricambiano il nostro amore?
È difficile capire, accettare e sopratutto fare una cosa del genere…
Amare comunque, amare gratuitamente è una scelta. Scegliere di amare anche quando l’altro non ricambia, quando ci ferisce o ci tradisce è l’atto di amore più grande che ognuno di noi possa fare.
Ma in fondo è Gesù che comanda, anzi raccomanda di amarci gli uni gli altri!
Forse ne vale la pena, no?
Marco Sturniolo
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quando o dove ho sentito che il Signore mi ha scelto/a?
In che occasione mi sono sentito/a amato/a gratuitamente, senza pretese?
In che ambito della mia vita sono chiamato/a a scegliere di amare l’altro/a?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
24
Maggio
2019
Scegliere di amare
commento di Gv 15,12-17, a cura di Marco Sturniolo