Photo by Nathan Dumlao on Unsplash -
E al di là della notte
mi aspetterà
spero
il sapore di un nuovo azzurro.
Nazim Hikmet
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 13,21-33.36-38)
In quel tempo, mentre Gesù era a mensa con i suoi discepoli, si commosse profondamente e dichiarò: «In verità, in verità vi dico: uno di voi mi tradirà». I discepoli si guardarono gli uni gli altri, non sapendo di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece un cenno e gli disse: «Di’, chi è colui a cui si riferisce?». Ed egli reclinandosi così sul petto di Gesù, gli disse: «Signore, chi è?». Rispose allora Gesù: «È colui per il quale intingerò un boccone e glielo darò». E, intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda Iscariota, figlio di Simone. E allora, dopo quel boccone, satana entrò in lui. Gesù quindi gli disse: «Quello che devi fare fallo al più presto». Nessuno dei commensali capì perché gli aveva detto questo; alcuni infatti pensavano che, tenendo Giuda la cassa, Gesù gli avesse detto: «Compra quello che ci occorre per la festa», oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. Preso il boccone, egli subito uscì. Ed era notte. Quando Giuda fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e anche Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito. Figlioli, ancora per poco sono con voi; voi mi cercherete, ma come ho già detto ai Giudei, lo dico ora anche a voi: dove vado io voi non potete venire. Simon Pietro gli dice: «Signore, dove vai?». Gli rispose Gesù: «Dove io vado per ora tu non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi». Pietro disse: «Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!». Rispose Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità, in verità ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m’abbia rinnegato tre volte».
Mi lascio ispirare
La gloria di Gesù si realizza pienamente nell’obbedienza alla sua missione nel nostro mondo: amare fino alla fine. Un’obbedienza libera e attiva, non subìta e difensiva; un’obbedienza, un farsi carico aperto ad un “per…” così grande che solo l’amore può portare. Qui obbedienza è libertà, la più alta forma di libertà – e questa libertà è giocata nell’amore, si mette in gioco per amore.
Tre personaggi circondano Gesù: il traditore, il discepolo che Gesù ama, il rinnegatore. E Gesù li ama tutti e tre, la sua obbedienza-libertà-amore tocca tutti e tre.
Il traditore fa di Gesù un tradito. E Gesù accetta il tradimento non perché gli piaccia ma perché desidera trasformarlo: attraverso il tradimento che sembra annientarlo, Gesù in realtà si dona a tutti i tradìti della storia.
Il discepolo amato fa di Gesù un amante. E Gesù si fa vicino a noi che sentiamo il bisogno che qualcuno ci metta il capo sul petto e ci chieda il nostro “segreto”, la parte più ferita di noi, o quella più splendente di gioia.
Il rinnegatore fa di Gesù un rinnegato, abbandonato ed emarginato. E Gesù si fa vicino a noi disillusi, che siamo partiti in quarta, con grandi entusiasmi e che ci siamo schiantati al secondo palo della corsa della vita.
La gloria di Gesù, che è anche la gloria di Dio Padre, è amare, accompagnare, salvare, promuovere ogni uomo e ogni donna, fino alla fine, fino al costo della vita e della propria dignità. Di notte, quando nulla è chiaro, quando tutto è confuso, quando tutti vorremmo essere sotto un tetto e protetti da tutto: chi attraverserà la notte con noi?
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Il tradimento. Ho tradito? Sono stato tradito?
L’intimità. Sento il bisogno di un’intimità solida, che sa rischiare per l’altro?
Il rinnegamento. Quali sono le mie disillusioni di questo periodo?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
16
Aprile
2019
Chi attraverserà la notte con noi?
commento di Gv 13,21-33.36-38, a cura di Andrea Piccolo SJ