Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
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di P. Claudio Rajola Come l’ago del grammofono segue le vibrazioni più sottili, invisibili del disco, così l’anima deve obbedire allo Spirito Santo. (Hans Urs von Balthasar) Gv 14,21-26 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: …
Mi lascio ispirare
di P. Claudio Rajola
Come l’ago del grammofono segue le vibrazioni più sottili, invisibili del disco, così l’anima deve obbedire allo Spirito Santo. (Hans Urs von Balthasar)
Gv 14,21-26
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Chi accoglie i miei comandamenti e li osserva, questi è colui che mi ama. Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui».
Gli disse Giuda, non l’Iscariòta: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi, e non al mondo?».
Gli rispose Gesù: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto».
Noi forse abbiamo l’impressione che aver visto Gesù di persona sarebbe stato meglio, più convincente. In realtà Giovanni sta dicendo il contrario: che l’uomo Gesù in ogni caso era esterno ai discepoli, tanto è vero che non è riuscito a convincere i discepoli, li ha convinti dopo, attraverso lo Spirito che ha lavorato dentro le persone. Non è l’incontro esterno, da uomo a uomo, che ha salvato gli apostoli, né che li ha illuminati, né che li ha cambiati; li ha colpiti, segnati, ma la trasformazione è avvenuta dopo la Pasqua, con la presenza dello Spirito che da dentro ha cambiato il cuore. È la Trinità che viene ad abitare dentro ciascuno di noi. Dio non è un solitario, è una comunità di persone che si amano; una comunità in dialogo di amore e la novità della Pasqua è proprio questa possibilità di un amore nuovo, perché Dio, comunità di persone, abita dentro l’uomo e comunica all’uomo questa capacità, questa forza.
Chi ama Gesù, diventa tempio di Dio, luogo della sua presenza: ha in sé il Figlio che è nel Padre e il Padre che è nel Figlio mediante l’azione dello Spirito Santo
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
19
Maggio
2014
GET UP and WALK 19/05 DIO é RELAZIONE: Dio comunità-amore nel cuore dell'uomo
commento di , a cura di Rete Loyola (Bologna)