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Beato chi è incrinato, perché lascerà passare la luce.
Michel Audiard
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 4,12-17.23-25)
In quel tempo, quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa: «Terra di Zàbulon e terra di Nèftali, sulla via del mare, oltre il Giordano, Galilea delle genti! Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta». Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino». Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo. La sua fama si diffuse per tutta la Siria e conducevano a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guarì. Grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea, dalla Decàpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano.
Mi lascio ispirare
Il movimento è vita, lo sappiamo sia dalla scienza che dalla teologia. Oggi ci è dato di contemplare quanto sia vero, con un balletto di persone in moto, nel quale lo stesso Gesù, se pure al centro, non rimane immobile.
Si muove secondo gli eventi presenti e secondo le scritture, si mette in ascolto della realtà e della volontà di Dio; lascia la sua casa e va ad abitare in una città nuova, attraversando paesi e paesaggi diversi.
Dopo la preghiera, apre la bocca e tende la mano: non solo annuncia il regno di Dio, cioè una luce nuova sulla quotidianità e sulla prospettiva di una vita che non sarà fermata dalla morte; ma guarisce anche ogni sorta di male, cura piccole e grandi morti. Gesù si com-muove e la gente si con-verte, cambia direzione, cambia vita, attirata da una luce che sorge e che non si spegnerà mai più.
Questa luce è Dio che nasce nel cuore di che si mette in ascolto, in cammino e in gioco. Ora tocca a te: ascolta la parola, mettiti in moto verso il miracolo della vita.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quale infermità o malattia – del corpo o dell’anima – vorrei affidare al Signore, perché mi guarisca?
Quale parola oggi mi converte e mi avvicina al regno dei cieli?
Dove vedo luce nella mia vita di oggi e come posso coltivarla?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
7
Gennaio
2019
Sorgente di luce, sorgente di vita
commento di Mt 4,12-17.23-25, a cura di Virginie Kubler