Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
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IPOCRISIA: apparire per quello che in verità non siamo …. Ogni volta poi, che pensiamo a Cristo, ricordiamoci dell’amore che lo ha spinto … Se il Signore ci facesse la grazia di imprimerci nel cuore questo amore, tutto ci diverrebbe facile e faremm …
Mi lascio ispirare
IPOCRISIA: apparire per quello che in verità non siamo ….
Ogni volta poi, che pensiamo a Cristo, ricordiamoci dell’amore che lo ha spinto … Se il Signore ci facesse la grazia di imprimerci nel cuore questo amore, tutto ci diverrebbe facile e faremmo molto, in breve e senza fatica. Teresa d’Avila
Lc 11, 37-41
In quel tempo, mentre Gesù stava parlando, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli andò e si mise a tavola. Il fariseo vide e si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo.
Allora il Signore gli disse: «Voi farisei pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria. Stolti! Colui che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno? Date piuttosto in elemosina quello che c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro».
Oggi riceviamo un grande invito: andare al cuore delle cose, delle persone, non rimanere nella superficialità. Se rimani lì giudicherai anche in quel modo … e sarai ipocrita!
I tuoi principi, seppur buoni, diventeranno armi a doppio taglio verso te e l’altro.
Rischiamo sempre di confondere il rigorismo minuzioso dell’osservanza del dato secondario ed esteriore con l’autentica fedeltà di Dio.
E ci sono due forme di ipocrisia: la prima sceglie l’osservanza della purezza esteriore a scapito del rinnovamento interiore, la seconda l’osservanza dei precetti marginali a scapito della giustizia e dell’amore di Dio.
Non dare all’altro il superfluo ma dare all’altro quello che c’è nel piatto, cioè tutto.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
13
Ottobre
2015
13/10 #IPOCRISIA
commento di , a cura di Rete Loyola (Bologna)