Ma gli occhi sono ciechi. Bisogna cercare con il cuore.
Antoine de Saint-Exupéry
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 9,27-31)
In quel tempo, mentre Gesù si allontanava, due ciechi lo seguivano urlando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi». Entrato in casa, i ciechi gli si accostarono, e Gesù disse loro: «Credete voi che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!». Allora toccò loro gli occhi e disse: «Sia fatto a voi secondo la vostra fede». E si aprirono loro gli occhi. Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate che nessuno lo sappia!». Ma essi, appena usciti, ne sparsero la fama in tutta quella regione.
Mi lascio ispirare
Ciechi. Maldestri. Movimenti disordinati.
Paura di ciò che li circonda. Relazione con il mondo spezzata.
Chiusura e solitudine.
Eppure in questa storia sono due. Due che zoppicano verso Gesù col cuore ardente, che è la loro bussola in questa grande notte perpetua in cui i grandi rischi sono perdersi o compiacersi. Loro cercano comunque aiuto e hanno una vera volontà di uscire da loro stessi, di andare verso la luce e verso la vita.
L’esistenza non deve essere riassunta dalle debolezze, ma essere fondata sulle risorse, a volte immerse o nascoste in ciascuno di noi.
Ridere, gioire, amare, avere il coraggio della speranza e della fede rimane possibile oltre ogni accidente o impedimento fisico. Il cuore batte, forte, folle, sempre, fino all’ultimo sospiro. Non smetta allora di battere, di cercare la luce, di dichiararsi all’altro, al Tutt’altro che si fa vicino, uomo.
Il cammino dell’Avvento è proprio questo: andare avanti malgrado gli ostacoli e la paura, cercare l’amore visibile, vicino, che non tramonta, perché quando l’avremo trovato, quando le nostre difese saranno cadute, Lui ci potrà guarire da ogni infermità. Allora ci meraviglieremo e la nostra gioia traboccherà, sarà il tempo della lode e della testimonianza.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Dove vedi luce in questo giorno e di che colore sono le tue emozioni?
Chi è il tuo compagno di strada in questo momento?
Quale desiderio attendi che il Signore realizzi?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
7
Dicembre
2018
Chiedere con tutto il cuore
commento di Mt 9,27-31, a cura di Virginie Kubler