Le parole sono, nella mia non modesta opinione, la nostra massima e inesauribile fonte di magia, in grado sia di infliggere dolore che di alleviarlo.
Albus Silente, Harry Potter e i Doni della Morte
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 8, 5-11)
In quel tempo, entrato Gesù in Cafarnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava: «Signore, il mio servo giace in casa paralizzato e soffre terribilmente». Gesù gli rispose: «Io verrò e lo curerò». Ma il centurione riprese: «Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto, di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Perché anch’io, che sono un subalterno, ho soldati sotto di me e dico a uno: “Fa’ questo”, ed egli lo fa». All’udire ciò, Gesù ne fu ammirato e disse a quelli che lo seguivano: «In verità vi dico, presso nessuno in Israele ho trovato una fede così grande. Ora vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli».
Mi lascio ispirare
Ai tuoi piedi, come soldato disarmato di fronte al suo re, porto la mia preghiera: porta la vita in chi soffre perché paralizzato, fa’ che la pietra fredda diventi terra calda e fertile, Signore mio.
Alzo lo sguardo dai tuoi piedi scalzi e i tuoi occhi grandi e ricolmi di verità mi abbracciano, rianimando e consolidando la mia fede in te, che come fiamma con un guizzo torna a splendere più luminosa che mai.
La forza della tua parola, Signore, arriva dritta al mio cuore, ora non più colmo della paura che la vita si oscuri, che l’inverno abbia la meglio sull’estate. La tua parola, sicura e determinata, apre le porte del cuore di pietra, rivelando luce calda di tramonto estivo su campi di grano dorati, che a ritmo della tua parola danzano.
La mia mente e il mio cuore non hanno più dubbi: tu porti vita, porterai vita. La tua parola, densa del tuo amore, farà camminare con la sua dolce forza chi ora non si muove.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Cosa mi disarma, davanti al Signore?
In quale sguardo ho fatto esperienza di verità e amore?
Quale parola è stata per me fonte di vita?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
3
Dicembre
2018
Come soldato di fronte al suo re
commento di Mt 8, 5-11, a cura di Martina Pampagnin