Ama e fa’ ciò che vuoi;
sia che tu taccia, taci per amore;
sia che tu parli, parla per amore;
sia che tu perdoni, perdona per amore;
sia in te la radice dell’amore,
poiché da questa radice
non può procedere se non il bene.
Agostino d'Ippona
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 12,28-34)
In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?». Gesù rispose: «Il primo è: “Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l’unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza”. Il secondo è questo: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Non c’è altro comandamento più grande di questi». Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l’intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici». Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.
Mi lascio ispirare
Gesù e gli scribi concordano nella teoria. Amare è la cosa più importante. Ma un conto è pensare questo, un conto è vivere di questo.
Gesù non solo lo pensa, ma lo vive e c’invita ad investirci tutto e tutti in questo ideale.
Altro è dire cose interessanti, altro è incontrare un uomo interessante. È molto più fecondo incontrare qualcuno che abbia assunto tutto secondo la logica dell’amore: un uomo che ha ascoltato, interiorizzato e donato l’amore ricevuto.
La logica dell’amore è tutto e fa dell’incontro con l’altro il luogo della realizzazione, della felicità, della beatitudine.
Nell’amore ognuno è invitato a giocare tutto se stesso, senza condizioni, senza riserve: questa è la verità di Dio, di Gesù.
Amare tutto, contro l’idea che si possa amare fino ad un certo punto. Amare è decidere di uscire dalla mediocrità. È scegliere di compiere definitivamente il primo passo. È scegliere di uscire dall’isolamento convinto o disperato del proprio io. È cogliere una nuova possibilità nella vita, scoprire di vivere di e per le relazioni, in tutto e con tutto se stessi.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quando ti è capitato di dubitare della convinzione che l’amore sia il senso, la pienezza delle nostre vite?
Quanta fatica fai a giocarti tutto nella logica dell’amore? Con chi in particolare e perché?
In che occasione sei riuscito ad uscire dalla tua chiusura per accogliere una Parola nuova per la tua vita?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
4
Novembre
2018
Meglio di ogni teoria, la realtà!
commento di Mc 12,28-34, a cura di Loris Piorar SJ