You're the best, better than all the rest,
better than anyone, anyone I ever met.
I'm stuck on your heart.
Tina Turner
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 10,38-42)
In quel tempo, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo accolse nella sua casa. Essa aveva una sorella, di nome Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola; Marta invece era tutta presa dai molti servizi. Pertanto, fattasi avanti, disse: «Signore, non ti curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma Gesù le rispose: «Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c’è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta».
Mi lascio ispirare
La buona notizia è che Tu sei con noi, ci ami così come siamo; così come ci ami, ci insegni ad amare noi stessi e gli altri; così come ti lasci amare, ci insegni a lasciarci amare.
Una volta accettata e accolta la buona notizia si presentano in noi due tipi di atteggiamento rispetto ad essa: affannarsi per non perderla e cercare di aver tutto sotto controllo per possederla, oppure semplicemente gustarla fino in fondo, ascoltando a cosa e dove conduce, cosa dice alla nostra vita, cosa muove nella memoria, quale desiderio nutre.
Così ci parli direttamente, individualmente, e di questa parte migliore noi abbiamo bisogno!
Lo fai in continuazione ed è consolante che, nonostante gli affanni e le fatiche, le aspettative ed i limiti, questa parte non ci sarà mai tolta, tu continuerai fedele a parlare sempre al nostro cuore.
Senza gustare la tua parola dentro di noi, tutto diviene preoccupazione e agitazione; invece con Te essere, fare e non fare assumono il colore della salvezza, il sapore dell’amore, il profumo della verità, il suono della relazione, la semplicità della vita.
La tua fede in noi ci permette di tornare.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quale è la parte migliore di me che posso affidare?
Quando è capitato semplicemente di stare ed ascoltare,sentire e gustare?
Di cosa mi parla il Signore oggi?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
9
Ottobre
2018
La parte migliore
commento di Lc 10,38-42, a cura di Mounira Abdelhamid Serra