Prova a sollevarti dal suolo
almeno di due dita.
Non aver paura del volo.
Butta via il dolore, la pesantezza,
cerca di inventare la tua leggerezza
e volerai.
Giorgio Gaber
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 19,23-30)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità io vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». A queste parole i discepoli rimasero molto stupiti e dicevano: «Allora, chi può essere salvato?». Gesù li guardò e disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile». Allora Pietro gli rispose: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. Molti dei primi saranno ultimi e molti degli ultimi saranno primi».
Mi lascio ispirare
Con le mani e le tasche piene non si entra nel regno dei cieli. Accumulare labili certezze umane ci impedisce di affidarci completamente al Signore. La strada per il regno dei cieli si fa più impervia, si allontana la possibilità di sicurezza assoluta che consegnarsi totalmente al Signore può invece offrire. A lui tutto è possibile, non è necessario che ci affanniamo a mettere da parte: ammassare ricchezze terrene non può che appesantirci. Liberarci dall’ansia del possesso rende più libere e più liberanti le nostre relazioni – sia con le cose, sia con i fratelli.
Lasciamo spazio alla grazia, non ingombriamo la strada. Permettiamo al Signore di permeare ogni angolo del nostro cuore, perché possa muoversi liberamente e così accompagnarci con semplicità nel regno dei cieli. Nulla impedisca il suo avanzare, nulla prenda il suo posto. Seguirlo sulle lunghe strade della vita sarà più semplice, se porteremo bagagli leggeri e poco ingombranti.
Senza arroccarci nei nostri piccoli possedimenti, liberiamoci di ogni zavorra, perché possiamo correre al Signore col cuore leggero.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Cosa impedisce l’azione di grazia del Signore, nella mia vita?
Che cosa invece trattiene me dal seguirlo?
In che occasione ho scoperto che la mia povertà e dunque la mia debolezza hanno permesso al Signore di operare nella mia vita?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
21
Agosto
2018
Lasciare libero il passo
commento di Mt 19,23-30, a cura di Verena M.