Non siate uomini ai margini della realtà, ma siate forti!
D. Bonhoeffer
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 12, 1-8)
In quel tempo, Gesù passò tra le messi in giorno di sabato, e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere spighe e le mangiavano. Ciò vedendo, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare in giorno di sabato». Ed egli rispose: «Non avete letto quello che fece Davide quando ebbe fame insieme ai suoi compagni? Come entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell’offerta, che non era lecito mangiare né a lui né ai suoi compagni, ma solo ai sacerdoti? O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio infrangono il sabato e tuttavia sono senza colpa? Ora io vi dico che qui c’è qualcosa più grande del tempio. Se aveste compreso che cosa significa: Misericordia io voglio e non sacrificio, non avreste condannato individui senza colpa. Perché il Figlio dell’uomo è signore del sabato».
Mi lascio ispirare
Legge e misericordia, l’eterno dilemma. Da che parte stare? Quale equilibrio salverà il mondo?
Gesù passa tra le messi, in un campo pronto per il raccolto, come fosse una nuova Genesi quando Dio passeggiava con l’uomo in mezzo alla creazione appena realizzata. E allo stesso modo manifesta la sua signoria. È il Signore della creazione, ed è il Signore del sabato.
Qualcuno vuole sostituirsi a Lui, dettare le leggi a Dio stesso: ti dico io, caro Signore, cosa è giusto e cosa è sbagliato; cosa si può fare e cosa no. La legge prima di tutto! Poi tutto il resto… anche tu!
Ma Gesù riprende il timone. Ridefinisce ogni relazione, anche quella tra la legge e la misericordia: entrambe necessarie, ma non a scapito dell’uomo. Dio si schiera dalla parte dell’uomo. Le messi e il loro raccolto sono per la gioia e la benedizione dell’uomo. Dio si mostra Signore di misericordia nella generosità, non tiene niente per sé, si colloca a fianco dell’uomo perché l’uomo sia come Lui. Sceglie di sposare la sua umanità e le sue debolezze. Si catapulta nella storia, non rimane ai margini. E stare dentro la storia è per lui stare al fianco dell’uomo così com’è.
Gesù, il Dio che si mostra sovrano senza opprimere, senza bisogno di appesantire la vita già segnata dal peccato. Per questo ancora una volta sa da quale parte schierarsi: sempre e solo dalla parte dell’uomo. Perché stare dalla parte dell’uomo è stare dalla parte di Dio. Che è misericordia!
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
La mia immagine di Dio è quella del padre misericordioso piuttosto che quella del giudice?
Sono uomo o donna della legge o della misericordia?
Faccio fatica a donare? Mi viene facile essere generoso?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
20
Luglio
2018
Dalla parte dell’uomo!
commento di Mt 12, 1-8, a cura di Michele Papaluca SJ