È per ciò che ci siamo impegnati ad essere e non per quello che in effetti siamo stati, che saremo giudicati
Miguel de Unamuno, Tre racconti esemplari ed un prologo
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 11, 28-30)
In quel tempo, Gesù disse: «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Mi lascio ispirare
Il giogo della croce giace nel mezzo tra Gesù e il successo, come ostacolo insormontabile (per lui che è fedele alla logica dell’amore e della verità). Diventa però l’occasione perché in lui l’umano bisogno di successo maturi in fiduciosa speranza di gloria. La gloria, lo ricordiamo, è la consistenza di chi non può che emergere invitto, come il sole dal sonno della notte, e come l’amore divino tra i prepotenti flutti di menzogna del Tentatore. E la gloria è la caratteristica propria di Dio, la cui luce vuole riflettersi nella creatura.
Questa croce è il giogo che il Signore ci propone di portare. Il Signore, a partire dalla sua stessa esperienza, ci insegna a non negare a noi stessi l’esistenza del nostro insuccesso, né a nasconderlo agli altri. Specialmente l’esperienza dell’insuccesso incontrato nel perseguimento del Regno è occasione per rivelare la gloria dell’amore, il quale non ha bisogno di prevalere con la forza della violenza e dell’inganno, ma può persuadere in virtù della serena costanza di chi opera senza ricercare il proprio tornaconto.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quali insuccessi sto patendo o temo di patire in questo periodo della mia vita?
I successi che desidero perseguire valgono la pena della lotta che mi costano?
Quali lotte sono veramente dettate dall'amore che viene da Dio?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
19
Luglio
2018
La gloria più che il successo
commento di Mt 11, 28-30, a cura di Marco Colò SJ