Dio si è fatto uomo perché l'uomo diventasse Dio
S. Ireneo di Lione
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 28,16-20)
In quel tempo, gli undici discepoli, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro fissato. Quando lo videro, gli si prostrarono innanzi; alcuni però dubitavano. E Gesù, avvicinatosi, disse loro: «Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».
Mi lascio ispirare
Dal Vangelo di Luca sappiamo che dopo questo discorso Gesù è assunto al cielo. Questo Gesù che con l’incarnazione si fa uomo sta per portare l’umanità alla destra del Padre, all’interno della Trinità stessa.
Tutto ciò ci dice qualcosa della maniera di amare di Dio: per amore dell’uomo, la Trinità, “perfettissima e immutabile”, accoglie dentro di sé l’imperfetto e il mutabile che sono nella natura umana. Essa fa suo un corpo, che prima non c’era.
La Trinità, questo Mistero che a volte sembra così lontano da non aver quasi niente da dire alla nostra vita, in realtà è profondamente provocatorio perché ci mette davanti ad un amore capace di mettere in crisi i nostri egoismi, perché è capace di abbracciare ciò che è diverso da sé. Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo ci invitano a trovare il coraggio di saper cambiare per crescere nell’amore.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In che occasione posso dire di aver sentito e percepito l’incarnazione del Signore?
In che luogo della mia vita la perfezione divina ha nobilitato la mia imperfezione?
Dove sono chiamato ad allargare il mio cuore, oggi?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
27
Maggio
2018
In tre per me
commento di Mt 28,16-20, a cura di Leonardo Vezzani SJ