
Foto di Nicole Geri su Unsplash -
La forza annoda tutte le radici:
sotto la terra sta, nascosta e immensa.
Gabriele d’Annunzio, Furit aestas
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 1,1-17)
Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide. Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asaf, Asaf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozìa, Ozìa generò Ioatàm, Ioatàm generò Àcaz, Àcaz generò Ezechìa, Ezechìa generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosìa, Giosìa generò Ieconìa e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia. Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconìa generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo. In tal modo, tutte le generazioni da Abramo a Davide sono quattordici, da Davide fino alla deportazione in Babilonia quattordici, dalla deportazione in Babilonia a Cristo quattordici.
Mi lascio ispirare
Come Gesù fu generato: solo un elenco di nomi, spesso pure sconosciuti, per di più con dubbie coordinate temporali… oppure l’evangelista ci vuole dire altro?
Probabilmente facciamo fatica a pensare a Gesù come “vero uomo”, come ci fa dire il Credo che proclamiamo nella Messa. Eppure è proprio così. Il mistero grande della nostra salvezza passa proprio per un Dio che si fa veramente uomo in Gesù, che è preceduto da tutta una serie di generazioni di uomini e donne – e che donne! – che lo hanno “portato in grembo”, potremmo dire.
Fino a che si giunge a colei che lo ha veramente dato alla luce, e che, guarda caso, non rientra in quelle generazioni. Ancora una volta un Dio che stupisce, che esce dai nostri schemi accomodanti o troppo razionali. Un Dio che per amore di questa umanità che spesso delusa, confusa o frastornata non sa più guardare a ciò che veramente giova alla sua vita piena.
E allora Dio vuole farci guardare a lui come al più piccolo degli uomini, perché proprio dai piccoli, da chi non ha potere, da chi ha bisogno di essere accolto viene la salvezza. Un Dio grande che in Gesù si fa piccolo. Atteso da generazioni, ma generato da una Vergine. Il “nostro” Dio.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
A chi ti sembra che risalgano le tue radici?
Come ti fa sentire l’idea di un Dio “vero uomo”?
Come aspetti che Dio si faccia piccolo?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
16
Dicembre
2025
Veramente uomo
commento di Mt 1,1-17, a cura di Lino Dan SJ