
Immagine generata e modificata con Gemini e OpenAI (GPT-5) -
Lo sanno a memoria il diritto divino,
e scordano sempre il perdono.
Fabrizio De André, Il testamento di Tito
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 14,1-6)
Un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo. Ed ecco, davanti a lui vi era un uomo malato di idropisìa. Rivolgendosi ai dottori della Legge e ai farisei, Gesù disse: «È lecito o no guarire di sabato?». Ma essi tacquero. Egli lo prese per mano, lo guarì e lo congedò. Poi disse loro: «Chi di voi, se un figlio o un bue gli cade nel pozzo, non lo tirerà fuori subito in giorno di sabato?». E non potevano rispondere nulla a queste parole.
Mi lascio ispirare
Spesso Gesù è stato oggetto di provocazioni maligne, che volevano coglierlo in castagna. Qui è lui che provoca i suoi interlocutori, ma con l’intento di smuoverli dalla loro rigidità legalistica per offrire una visione compiuta della Legge, cioè delle relazioni tra gli uomini. La prima domanda appare generale, teorica – il verbo è alla forma impersonale –, ma le situazioni della vita non sono mai teoriche, sono fatte di sentimenti e di azioni concrete. «Lo prese per mano», «lo guarì» e «lo congedò».
Ecco la buona e utile provocazione di Gesù: nella seconda domanda c’è la risposta che conta perché ti tocca nell’esperienza personale, concreta, fatta di figli e di buoi! Chi di voi non si dà da fare per salvare dal pericolo chi gli sta a cuore?! Guarda dentro di te e scopri una legge che va oltre ogni legge: la compassione che avvicina, rende umani, creativi, simili a Dio che sempre vede i suoi figli caduti nel pozzo e sempre vuole tirarli fuori… tutti, tutti, tutti, per dirla con papa Francesco.
Gesù offre certamente guarigione all’idropico, ma anche ai dottori della legge e ai farisei. Se ne accorgeranno? Accoglieranno la sua provocazione che vuole tirarli fuori dal pozzo delle loro certezze teoriche? Il vangelo non ce lo dice…
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quando ti è capitato che il Signore ti provocasse?
In quale luogo ti senti chiamato a essere compassionevole?
Quale certezza teorica offri al Signore, perché la illumini?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
31
Ottobre
2025
La Legge oltre ogni legge
commento di Lc 14,1-6, a cura di Stefano Titta SJ