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Su questa terra c’è un albero meraviglioso la cui radice si trova in cielo. Sotto quell’ombra nulla potrà ferire, e senza timor di tempesta vi si può riposare. Amore è il nome di quest’albero ineffabile
Teresa di Lisieux
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 13,1-9)
In quel tempo, si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subìto tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo». Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”».
Mi lascio ispirare
Gesù ci offre una metafora agricola per descrivere il comportamento benevolo di Dio nei confronti di ogni uomo e donna del nostro tempo. Ciascuno di noi è come un albero di cui un agricoltore divino quotidianamente si prende cura.
Durante la nostra vita siamo chiamati a crescere e maturare umanamente e spiritualmente, estendendo i nostri rami fino al cielo e iniziando a produrre frutti buoni di cui possiamo godere noi stessi e le persone che ci stanno vicino.
Può capitare che, durante il corso della vita, affinché noi possiamo essere sempre più fruttuosi, il Signore compia per noi azioni che ci sconvolgono un po’, per permetterci di crescere ancora di più nella relazione con lui e con i nostri fratelli.
Oggi ti chiediamo, Signore, di riconoscere la tua opera in noi – anche quando non è facile da accettare – e di poterla assecondare secondo la tua volontà.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quali situazioni/relazioni/ambiti della mia vita sento di avere la possibilità di portare frutto?
Con quali gesti e parole il Signore si sta prendendo cura di me?
Quali sentimenti mi abitano quando sento che Dio sta operando nella mia vita in maniera benevola come il contadino del vangelo?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
25
Ottobre
2025
Come albero piantato nel giardino di Dio
commento di Lc 13,1-9, a cura di Sara Zaccarini