- Chatgpt
Il fanciullo è innocenza e oblio, un nuovo inizio, un gioco, una ruota che gira da sé, un primo movimento, un santo dire di sì.
Friedrich Nietzsche
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 18,1-5.10)
In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?». Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me. Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli».
Mi lascio ispirare
I discepoli chiedono: “Chi è il più grande?” È la stessa domanda che ci accompagna ogni giorno. Al lavoro, nelle relazioni, persino nelle situazioni più banali: chi conta di più? chi ha più voce? chi lascia il segno? È la fame di riconoscimento che ci rode dentro, ma anche il desiderio che la nostra vita non scivoli via come irrilevante. Prima che una domanda egoica, è una domanda umana. E per questo, sacra.
Gesù non la respinge. Anzi, la accoglie compiendo un gesto che spiazza: al centro non mette un vincente, ma un bambino. Grande non è chi domina, chi alza la voce, chi controlla tutto. Grande è chi sa diventare piccolo. Non regredire: diventare. È un verbo di trasformazione. Diventare bambino significa lasciare la presunzione di chi crede di sapere già tutto, senza perdere la sapienza durante la vita vissuta sino a quel momento. È un movimento consapevole, voluto e gratuito: un atto d’amore.
Diventare bambini è tornare a guardare la realtà con occhi limpidi, dopo averla attraversata con lo sguardo dell’adulto. La tua vulnerabilità accolta dal tuo sguardo adulto diventa casa perché il mondo intorno a te possa trovare dimora presso di te. Se disprezzi la tua fragilità, finirai per disprezzare quella degli altri. Se impari a guardarla senza paura, lì incontrerai Dio.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quando ti accorgi che stai guardando la realtà come un/a bambino/a?
Quando invece il tuo sguardo regredisce a essere infantile?
Quando hai scelto di “diventare” un/a bambino/a?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
2
Ottobre
2025
E tu, vuoi essere il più grande?
commento di Mt 18,1-5.10, a cura di Flavio Emanuele Bottaro SJ