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Chi non osa osservare il sole in volto non sarà mai una stella.
William Blake
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 8,16-18)
In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce. Non c’è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non sia conosciuto e venga in piena luce. Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere».
Mi lascio ispirare
La Parola di Dio è al centro. Ora l’imperativo è mostrare, illuminare, scaldare i contesti che ci sono più prossimi, oggi siamo invitati a lasciarci ri-animare da queste parole. Un inno al coraggio, un annuncio che smette di essere timido, perché quando si ama bisogna osare, sfidare le convenzioni, mettere da parte il già detto e fatto per far posto alla novità perenne di Gesù Cristo.
Siamo invitati ad alzare la voce dinanzi a questo mondo così assuefatto alla violenza sui più fragili, indifferente al dolore altrui, spettatore passivo di guerre lontane e conflitti vicini! Parole forti, che sconcertano – allora Gesù per orientarci nella testimonianza ci dona un criterio chiaro: annuncia ciò che in te brucia di autenticità, lasciati guidare dalla potenza liberante della verità!
Itinerario complesso ma fondamentale quello dell’autenticità, pratica quotidiana che permette di percepire in modo più denso le relazioni, gli impegni e le occupazioni. Una vitalità che viene versata, come aggiunta dentro di noi, che rende la nostra esistenza solida e degna di essere vissuta, strappandola alla leggerezza inconsistente del “posso farlo dopo” e del “può farlo qualcun altro…”.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quali contesti mi sento chiamato a illuminare e riscaldare?
Cosa rende timido il mio annuncio, quale dono del Signore potrebbe aiutarmi ad essere più incisivo?
Quale verità sento oggi il desiderio di comunicare?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
22
Settembre
2025
Bruciare di autenticità
commento di Lc 8,16-18, a cura di Narciso Sunda SJ