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L’unico pericolo che sento veramente
è quello di non riuscire più a sentire niente:
il profumo dei fiori, l’odore della città,
il suono dei motorini, il sapore della pizza,
le lacrime di una mamma, le idee di uno studente,
gli incroci possibili in una piazza…
di stare con le antenne alzate verso il cielo,
io lo so che non sono solo!
Jovanotti, Fango
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 8,1-3)
In quel tempo, Gesù se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.
Mi lascio ispirare
Con poche parole e informazioni si può entrare nella vita e nell’attività di quella compagnia che seguiva Gesù per i villaggi e le città della Galilea. Si possono immaginare i rumori, gli odori, le voci, gli sguardi dei luoghi che questo gruppo, ogni volta in modo imprevedibile, incontrava e conosceva.
La vita del mondo scorreva con le sue faccende, non erano tutti sulla soglia della porta della città ad attendere Gesù e i suoi. Non era l’unico rabbì ad attraversare quelle terre per predicare. Tanti parlavano e avevano parlato: attesa, curiosità e sfiducia si intrecciavano nei cuori di chi passava di lì per ascoltare. Chissà come il gruppo viveva questo continuo esporsi di Gesù a nuove folle, alle loro attese e incredulità? Cosa comprendeva di questa buona notizia del Regno di Dio?
C’è poi la vita stessa del gruppo che seguiva Gesù. Tre donne e dodici uomini. Le donne che avevano sperimentato la forza della grazia e della guarigione di Gesù e gli uomini chiamati a seguirlo. Chi serviva e chi annunciava. Chi veniva dalle alte sfera della società e chi dai porti di pescatori del lago di Gennesaret. Come riuscivano a trovare un modo di stare assieme? Come si dividevano i compiti? Come discutevano sulle loro incomprensioni? Come interveniva Gesù con tutti loro?
Poche parole, ma un’esperienza così variopinta e umana che assomiglia proprio alla nostra di ogni giorno. Lasciamo che la Parola di Dio ci porti su quelle strade, sulle nostre strade.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Cosa mi colpisce del camminare e annunciare il Regno che Gesù compie tra villaggi e città?
E del suo gruppo cosa mi colpisce? Le differenze? La condivisione? La vicinanza a Gesù?
Sento di farne parte? In che modo è parte della mia vita?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
19
Settembre
2025
Immagine
commento di Lc 8,1-3, a cura di Leonardo Angius SJ