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Sono ateo. Sono anticlericale. Sono un laicista militante, un razionalista ostinato, un empio rigoroso. Però eccomi qua, in volo verso la Mongolia con l'anziano vicario di Cristo sulla terra, pronto a interrogarlo sulla resurrezione della carne e la vita eterna. Ecco un folle senza Dio che insegue il folle di Dio fino alla fine del mondo.
Javier Cercas, Il folle di Dio alla fine del mondo
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 11,19-27)
In quel tempo, molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello. Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno». Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».
Mi lascio ispirare
Oggi ci troviamo davanti all’essenza stessa dell’essere cristiani: la risurrezione di Cristo!
Con essa anche a noi è data la promessa della risurrezione in un’altra vita dopo la nostra morte, ma c’è un’altra risurrezione, che sperimenta Marta nell’incontro con Gesù vivente: una risurrezione che potremmo definire “terrena”, che consiste nel vivere una relazione con lui, sentire che è vicino, che ci ha accompagnato e che ci accompagna in tutti i momenti felici ma anche difficili della vita.
Gesù ci chiede di non vivere una relazione con lui come con qualcuno che non c’è più, un parente morto di cui ci rimane solo la nostalgia dell’assenza, ma come con un vivente. Un Dio vivente, venuto nel mondo per darci una vita nuova, una vita da risorti!
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quali situazioni ho sperimentato la presenza del Signore risorto nella mia vita?
In che modo vivo la mia relazione personale con il Signore?
Come posso annunciare agli altri questa relazione d’amore?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
29
Luglio
2025
Credi questo?
commento di Gv 11,19-27, a cura di Anna Laura Lucchi Filippo Zalambani