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“Occhio per occhio” servirà solo a rendere tutto il mondo cieco.
Comunemente attribuita a Mahatma Gandhi
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 13,10-17)
In quel tempo, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Perché a loro parli con parabole?». Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha. Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono. Così si compie per loro la profezia di Isaia che dice: “Udrete, sì, ma non comprenderete, guarderete, sì, ma non vedrete. Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile, sono diventati duri di orecchi e hanno chiuso gli occhi, perché non vedano con gli occhi, non ascoltino con gli orecchi e non comprendano con il cuore e non si convertano e io li guarisca!”. Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano. In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!».
Mi lascio ispirare
Capita che il cuore diventi insensibile nei confronti di ciò che accade nel mondo, come se non sentisse la potenza guaritrice e la forza della speranza che alberga dentro di sé. Che preferisca entrare in conflitto invece di ascoltare e comprendere, diventare sordo invece di sentire il grido di aiuto di altri esseri viventi che soffrono, talvolta senza non far nulla.
Cosa può liberare, allora, un cuore diventato insensibile a sé stesso e al mondo?
La vicinanza al Cristo che ha dato la sua vita per salvarci dalla nostra indifferenza, dal nostro dolore.
E proprio quando il mondo intorno cerca di silenziare e mascherare ogni atrocità è ora di unirci tutti in preghiera per rendere il nostro cuore compassionevole e amorevole, perché la vera pace arriva dall’interno, e noi tutti guidati dal suo Amore abbiamo la responsabilità di costruire ponti di pace.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Come senti il tuo cuore in questo periodo?
Di quali pesi vuoi liberarti?
Riesci a trovare consolazione nel Cristo?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
24
Luglio
2025
Ponti di pace
commento di Mt 13,10-17, a cura di Ester Antonia Cozzolino