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A colui che attende giunge ciò che attendeva, ma a colui che spera capita ciò che non sperava.
Alessandro D’Avenia
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 8,18-22)
In quel tempo, vedendo la folla attorno a sé, Gesù ordinò di passare all’altra riva. Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: «Maestro, ti seguirò dovunque tu vada». Gli rispose Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». E un altro dei suoi discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Ma Gesù gli rispose: «Seguimi, e lascia che i morti seppelliscano i loro morti».
Mi lascio ispirare
Forse può essere interessante tematizzarlo nella nostra preghiera di oggi: abbiamo delle aspettative su di te, Signore. Per esempio aspettative su come tu vedi certe cose, su quello che pensi di noi quando ci comportiamo in un certo modo… Ma abbiamo anche delle aspettative su quello che ci dovrebbe succedere se viviamo da bravi cristiani, se preghiamo, se proviamo a seguire i tuoi passi. Dove e come immaginiamo che tu ti faccia toccare con mano.
Abbiamo voglia di provare a seguirti su altre rive, oltre le consapevolezze e le aspettative che abbiamo messo insieme nel tempo? Siamo disposti a rimetterci in discussione, a lasciare le sicurezze della terraferma e affrontare il mare aperto della vita con te?
Negli scambi che ci vengono proposti oggi emerge la grande libertà del Signore Gesù e il suo invito a camminare con lui con grande libertà, oltre gli schemi e le aspettative. Non c’è nulla di male ad averne, soprattutto se li riconosciamo, se accettiamo di lavorarci sopra, di verificarli senza dare tutto per evidente. Potrebbe darsi che ci accorgiamo che la vita accade e fiorisce anche oltre le nostre aspettative e i nostri schemi.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quali aspettative riconosco nella mia relazione con il Signore? Mi sembra che la vita mi stia confermando o no in queste intuizioni?
Che cosa non accetto? Che cosa mi manderebbe troppo in confusione rispetto alla mia relazione con Dio?
Quando ho fatto esperienza di aver raccolto qualcosa che non ho seminato? Di aver vissuto qualcosa che non avevo sperato?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
30
Giugno
2025
Oltre le aspettative
commento di Mt 8,18-22, a cura di Matteo Suffritti SJ