Franz von Stuck, Sisifo che trasporta il masso (1920) -
E anche Sisifo vidi, che dure pene soffriva: un masso enorme reggeva con entrambe le braccia e (…) lo spingeva in alto, verso la cima di un colle. Ma quando stava per superare la vetta, allora una forza violenta lo precipitava all’indietro: rotolava di nuovo a terra quel masso dannato.
Omero, Odissea (libro XI, vv. 593-599)
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 16,16-20)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Un poco e non mi vedrete più; un poco ancora e mi vedrete». Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra loro: «Che cos’è questo che ci dice: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”, e: “Io me ne vado al Padre”?». Dicevano perciò: «Che cos’è questo “un poco”, di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire». Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: «State indagando tra voi perché ho detto: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”? In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia».
Mi lascio ispirare
Certe volte un poco può costare molto: quanto può essere difficile l’ultimo passo che conduce alla vetta? Quanto può essere forte la tentazione che ci suggerisce di lasciare perdere proprio quando stiamo per trovare la strada!
Capita spesso, anche a ciascuno di noi, di essere preda di dubbi e smarrimento davanti a ciò che accade al mondo e nelle nostre vite, come i discepoli davanti alle parole di Gesù, e può essere presente e forte una spinta a mollare e lasciar perdere. Altre volte, dopo tanto impegno ed energie investite per qualcosa di grande, il sogno tarda a realizzarsi – o cambia rispetto alle nostre aspettative – e proprio sul più bello buttiamo tutto via.
Di fronte a questo travaglio, Gesù racconta la dinamica della Pasqua che starà per vivere e ci invita a cambiare lo sguardo: un poco di tempo è il venerdì santo, tempo della manifestazione dell’amore fino in fondo; e ancora un poco è il sabato tempo di attesa che apre alla promessa di Dio.
Donaci, Signore, di saper vedere la certezza della Pasqua in ogni travaglio piccolo o grande che segna le nostre giornate e con te avere forza e coraggio di amare fino in fondo, anche quando ci è chiesto ancora un poco.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quali occasioni ho sperimentato la vicinanza del Signore nella prova?
Quando, invece, la gioia della Pasqua?
Quali pesi o paure mi impediscono di seguire Gesù?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
29
Maggio
2025
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commento di Gv 16,16-20, a cura di Anna Laura Lucchi Filippo Zalambani