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Conosci un altro modo per fregar la morte? L’amore conta.
Ligabue, L’amore conta
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 15,12-17)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri».
Mi lascio ispirare
«Io ho scelto voi».
La forza di queste parole mi lascia senza parole. Tu mi hai scelta. Tu hai scelto ciascuno di noi, tuoi amici e fratelli, perché ti incontrassimo, conoscessimo e portassimo il tuo amore, il tuo frutto, con noi in ogni angolo della vita. Ci hai scelti a modo tuo, guardandoti intorno in silenzio e fissando il tuo sguardo nel nostro fino ad aprirci il cuore alla gioia, alla bellezza, all’amore che non si arrende di fronte alla fatica. Ci hai sussurrato una parola, fatto vedere la bellezza che ci circonda. Ci hai abbracciati e fatti sentire vivi. Ci hai fatto respirare per la prima volta, sorridere e piangere consapevoli che non siamo mai soli: tu sei con noi, al di là della croce, al di là della morte.
Ci hai visti e scelti e fatti amici perché raccontando di te, del bene che ci lega, possiamo farti vivere ogni giorno e ogni giorno lasciare una tua parola nel cuore di chi incontriamo perché i tuoi volti possano splendere anche dove c’è la morte, dove buio e solitudine regnano.
Sapermi scelta, sentirmi scelta mi regala una gioia immensa: come posso lasciarmi abbattere dalle fatiche della vita, se tu mi hai chiamata a vivere la strada che sto percorrendo? Come posso sentirmi sola e senza scopo, se tu ogni giorno mi scegli?
Signore, ti chiedo la grazia di provare ogni giorno l’emozione luminosa di sentirmi e sapermi scelta da te per portare frutto nella mia vita.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quando ti sei sentita/o scelta/o?
Quali emozioni hai provato?
Chi vorresti che provasse questa sensazione oggi?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
23
Maggio
2025
Sapersi scelti
commento di Gv 15,12-17, a cura di Martina Pampagnin