Foto di Jordan Whitt su Unsplash -
Io andavo per il sentiero, tu venivi per esso,
il mio amore cadde tra le tue braccia,
il tuo amore tremò nelle mie.
Da allora il mio cielo di notte ebbe stelle
e per raccoglierle la tua vita si fece fiume...
Pablo Neruda, In un bacio saprai
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 15,9-11)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena».
Mi lascio ispirare
«In quel tempo…», in quale tempo? Siamo nel contesto della cena di commiato, tanta gioia per il compimento imminente, paura, disorientamento dei discepoli che hanno appena visto il maestro lavar loro i piedi per prepararli a prendere il largo. Dinanzi a un futuro incerto e per certi versi preoccupante, il Signore si dilunga in un discorso carico di suggerimenti per non smarrirsi.
Queste parole assicurano il carburante per il cammino, come magnificamente canta Francesco De Gregori: «si corre per rabbia o per amore, ma fra rabbia ed amore il distacco già cresce e chi sarà il campione già si capisce!». Così Gesù per prima cosa li rassicura: l’amore che lui ha manifestato loro, la cura, la fermezza mescolata con una sconosciuta tenerezza, appartengono anche all’amore che il Padre celeste continuerà a donare a tutti loro.
I forzieri dei doni celesti sono sempre aperti per noi, il nostro compito sarà allora quello di dimorare in quella consolazione che il Risorto mai farà venir meno. La via per permanere in quella gioia estrema è nell’osservanza ai comandamenti, che ora, grazie all’amore personale di ciascuno per Gesù, sono finalmente vivibili. Abitabili quali modi di restare con il Padre ed il Figlio nello Spirito Santo in ogni gesto e relazione.
Ora i discepoli di tutte le epoche hanno la chiave per vivere i comandamenti per quello che sono, atteggiamenti di vita che permettono all’amore che abbiamo scelto di perdurare per sempre! Sono regole che proteggono le relazioni, il rapporto con Dio e il creato. Solo le avevamo sempre vissute al contrario, prima la norma e poi la relazione che faceva fatica a sfociare in passione ed abbandono.
Innamòrati del Signore, amalo con tutto te stesso e allora capirai il senso dei comandi, delle regole che permettono alla vita di diffondersi in modo “ecologico”, senza quegli inquinamenti egoistici che finiscono per far prevalere l’io sul tu/Tu. Così, liberi da sé stessi, si diventa liberi davvero e la gioia non si infrange sulle scogliere del tempo, della noia e della paura. Buon Cammino!
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quanto la mia via vita di fede è fondata su un amore appassionato per il Signore?
Quali regole mi do spontaneamente per proteggere l’amore che provo? Quanto sono diverse da quelle che mi suggerisce il Signore?
Qual è il carburante a cui attingo nelle mie giornate, in che misura attingo all’amore? Quanto sono spinto dalla rabbia?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
22
Maggio
2025
Innamòrati del Signore!
commento di Gv 15,9-11, a cura di Narciso Sunda SJ