Immagine generata con Leonardo.ai -
I’ve got a hundred million reasons to walk away,
but, baby, I just need one good one to stay!
Baby, I’m bleedin’, stay.
Can’t you give me what I’m needing?
Every heartbreak makes it hard to keep the faith,
but baby, I just need one good one…
Ho cento milioni di ragioni per andarmene,
ma, tesoro, mi serve solo una buona ragione per restare!
Tesoro, sto sanguinando, resta.
Non puoi darmi ciò di cui ho bisogno?
Ogni crepacuore rende difficile mantenere la fede,
ma, tesoro, mi serve solo una buona ragione…
Lady Gaga, Million Reasons
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Gv 13,1-15)
Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine. Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugamano di cui si era cinto. Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: “Signore, tu lavi i piedi a me?”. Rispose Gesù: “Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo”. Gli disse Pietro: “Tu non mi laverai i piedi in eterno!”. Gli rispose Gesù: “Se non ti laverò, non avrai parte con me”. Gli disse Simon Pietro: “Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!”. Soggiunse Gesù: “Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti”. Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: “Non tutti siete puri”. Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: “Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi.
Mi lascio ispirare
Guardare questo Gesù trasmette una sensazione di chiarezza, di determinazione e di definitività: appare consegnato alla sua missione che si sta per concludere e alla volontà del Padre. È una consegna di sé non rassegnata, anzi: il racconto della lavanda dei piedi parla di una forte e appassionata presenza di Gesù a sé stesso e nei confronti dei suoi amici.
Partiamo dalla splendida ripetizione «avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine», che ci parla del grande cuore di Gesù e della verità dell’amore, la cui profondità non ha un limite stabilito preventivamente ma va «fino alla fine», fine che non sappiamo in anticipo quale sia. Gesù fa così con ciascuno di noi; noi siamo dei divoratori seriali di amore, di perdono, di vita: ne abbiamo continuamente bisogno, non possiamo vivere senza e Gesù va fino in fondo; quanto? finché ce n’è bisogno.
La prima esperienza della lavanda dei piedi è quella che riceviamo, che ci viene donata, ed è quella che rifiutiamo come Pietro, perché lasciarci amare al di là e a prescindere dal nostro bisogno divoratore è tra le realtà più complicate della vita. I piedi parlano di intimità…
Conversione, vita interiore, cammino spirituale è lasciarsi raggiungere dall’intimità amante. Ci vuole una vita! È proprio Pietro a indicarci il cammino fatto di chiusure, di incomprensioni, di slanci e rovinose cadute: quante volte ancora Gesù dovrà lavare i piedi a Pietro e con Pietro a noi!
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Cosa ti dice la determinazione di Gesù nell’andare “fino in fondo” nell’amare?
Riporta alla mente e al cuore le tue difficoltà a lasciarti amare, affidale al Signore. Cosa chiedi a Gesù per quei tuoi rifiuti?
Dall’essere amato/amata al donare. Quando hai sentito il desiderio di fare come il tuo Maestro e Signore? Ricorda alcuni episodi in cui hai lavato tu i piedi a qualcuno.
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
17
Aprile
2025
Perché così facciate anche voi
commento di Gv 13,1-15, a cura di Andrea Piccolo SJ