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Prima di avere uno scambio bisogna capire,
prima di capire ascoltare,
prima di ascoltare osservare,
prima di osservare prepararsi alla differenza
con interesse…
Colette Bizouard
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 5,17-19)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».
Mi lascio ispirare
Fin dall’inizio intuisco, con sorpresa, che la trasgressione di Gesù non intende rompere le regole e consuetudini per il gusto di farlo. Anzi, Gesù provoca facendomi notare che la sua parola è volta a riempire la mia giornata in modo significativo, con il mio desiderio personale, senza richiedermi l’impossibile, cioè provare a cambiare il prossimo o la realtà secondo le mie aspettative.
Quello che colpisce ancora è il fatto che dare valore alla propria storia personale sia un presupposto per poi osservare e insegnare. Posso tradurre questa liberante dinamica secondo le mie capacità e i miei desideri, rendendola quindi un’esperienza autentica e unica. In dialogo con Gesù capisco cosa comporta osservare ed essere consapevole della “Legge” e della realtà quotidiana per poi poter insegnare. Qui, arrivando all’opportunità di essere testimone, in fondo, provo una sensazione di pienezza che mi rende soddisfatto per aver trovato qualcosa di prezioso.
È molto provocatorio in Quaresima ritrovare in questi passaggi un filo conduttore, quello del perdono, che rende umile e permette di vivere pienamente le relazioni interpersonali. L’invito è quello di osservare e capire il prossimo per poi giungere al perdono come a una conseguenza naturale. Un dialogo con il prossimo, a tratti difficile, che si costruisce giorno per giorno in compagnia di Gesù.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quale ambito nella vita mi sembra essere “legge” e quale emozione provo diventandone consapevole?
In quale situazione sento la necessità di capire l’altro arrivare alla riconciliazione e al perdono?
In quale luogo della mia vita vivo la difficoltà di osservare e insegnare?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
26
Marzo
2025
Capire è perdonare, ogni giorno
commento di Mt 5,17-19, a cura di Marco Passalacqua