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Qualsiasi evento storico, per quanto nefasto possa essere, è sempre posto su di una via che porta al positivo, ha sempre un significato costruttivo.
Agostino di Ippona
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 16,19-31)
In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe. Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e vide di lontano Abramo, e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: “Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e a bagnarmi la lingua, perché soffro terribilmente in questa fiamma”. Ma Abramo rispose: “Figlio, ricòrdati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni, e Lazzaro i suoi mali; ma ora in questo modo lui è consolato, tu invece sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stato fissato un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi, non possono, né di lì possono giungere fino a noi”. E quello replicò: “Allora, padre, ti prego di mandare Lazzaro a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca severamente, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento”. Ma Abramo rispose: “Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro”. E lui replicò: “No, padre Abramo, ma se dai morti qualcuno andrà da loro, si convertiranno”. Abramo rispose: “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti”».
Mi lascio ispirare
Un testo scritto è quasi uno scrigno che custodisce e rivela immagini, storie, ci fa entrare in mondi diversi, ci presenta tanti personaggi con il loro vissuto. Al suo interno sono custodite storie che possono parlare alla nostra storia, insegnamenti e situazioni che ci fanno riflettere. Siamo come messi davanti ad uno specchio e nella vita dell’altro troviamo riflessa la nostra vita.
Se questo vale per ogni libro, ancora di più vale per la Bibbia, uno scrigno di storie antiche, ma sempre attuali, che ci aiutano a conoscere sempre di più Dio e l’uomo. Le storie raccontate nella Bibbia ci invitano a prendere consapevolezza della nostra storia e ad entrare in una Storia di Salvezza che ci precede, ma di cui anche noi siamo invitati a far parte. Anche nella Bibbia gli uomini chiedono a Dio dei segni, delle prove concrete, come resurrezioni, guarigioni, o altro, ma la storia stessa è la più grande prova e la più grande risposta alle domande che ci facciamo su Dio e che facciamo a Dio.
La storia della salvezza raccontata nella Bibbia è la storia dell’amore di Dio e del suo desiderio di pienezza di vita per noi. Chiediamo al Signore la grazia di sentirci parte di questa storia di salvezza e far crescere la nostra vita in pienezza, rispecchiandoci nelle storie in essa raccontate.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quale spazio do alla Parola della Bibbia nella mia giornata?
In quali storie della Bibbia ho visto riflessa la mia storia?
Quale personaggio oggi parla di più alla mia vita?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
20
Marzo
2025
Parola che parla
commento di Lc 16,19-31, a cura di Chiara Selvatici