Foto da piqsels.com -
Ciò che seminai nell’ira
crebbe in una notte
rigogliosamente
ma la pioggia lo distrusse.
Ciò che seminai con amore
germinò lentamente
maturò tardi
ma in benedetta abbondanza.
Peter Rosegger
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 6,36-38)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».
Mi lascio ispirare
Oggi Gesù ci pone davanti un orizzonte concreto: «siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso». Non ci chiede di essere misericordiosi e basta ma ci propone come termine di paragone una Persona che compie gesti di misericordia. Il Padre ci è proposto come esemplare nell’agire la misericordia. Di fronte a questa audacia di Gesù è facile reagire mettendo l’attenzione sull’abisso che ci separa dal Padre: in questo caso ci sentiamo schiacciati dall’invito di Gesù e in qualche maniera lo rimuoviamo, non entra in noi ad alimentare il nostro desiderio di amare.
Se però il Padre usa misericordia nei nostri confronti, allora colma Egli stesso l’abisso, allora “mi tocca” e quell’esperienza di essere toccato dalla sua benevolenza mi attiva; allora quel «come» non è teorico e astratto ma significa “agisci come hai sentito che il Padre ha agito con te quando sei stato raggiunto dalla sua misericordia; cerca di far vivere a chi ti sta vicino la stessa esperienza che il Padre ha fatto vivere a te”.
Come si configura la misericordia? È non giudicare, non condannare, perdonare e dare. Ma è anche una misura in movimento, che si allarga: più si allenerà nell’allargarsi nel dare, più sarà in grado anche di ricevere, perché le braccia che danno e quelle che ricevono sono le medesime.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Come descriveresti la “misericordia”? Che esperienza ne hai?
In quali occasioni e con chi hai sperimentato misericordia?
Come ti alleni ad allargare la misura del tuo accogliere e del tuo donare?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
17
Marzo
2025
Misericordia traboccante
commento di Lc 6,36-38, a cura di Andrea Piccolo SJ