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Mi resi conto che non esiste una reale e oggettiva separazione tra suono e silenzio, ma soltanto tra l’intenzione di ascoltare e quella di non farlo.
John Cage
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 9,22-25)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno». Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà. Infatti, quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?».
Mi lascio ispirare
Il cuore è un labirinto, è un mondo, è una foresta, è un muscolo, è il centro… il cuore è tutto questo, ed è anche un sonar. Come lo strumento che rivela la presenza di grandi oggetti nei fondali marini, così il cuore rileva ciò che è nascosto sotto la superficie. Ne esistono tante, di superfici, e possono essere morbide come seta o dure come cemento. Fisiche o morali. Il cuore è il sonar che va oltre la patina dei giudizi immediati, delle opinioni à la carte, delle reazioni istintive, di ciò che “non si può non pensare come ovvio”: in una parola, di ciò che pensano e credono gli altri.
Il cuore, come un sonar, riconosce che ci sono vittorie apparenti e vittorie consistenti, guadagni volatili e tesori che rimangono. È il cuore a sapere che ciò che perdiamo per dedizione ad altri è il vero guadagno; che l’esistenza spesa al servizio di altri, è vita piena, ricca, felice; che una vita all’insegna dell’amore, con le fatiche e le rinunce che essa comporta, vale più del mondo intero.
Il cuore è il sonar che manifesta ciò che nella nostra storia ha la consistenza dell’amore; che palesa la solidità della fedeltà di Dio: ci accompagna non visto, stabilmente presente e pronto a essere intercettato dai nostri radar.
Abbiamo voglia di ascoltare i segnali che arrivano?
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quali sono le persone presenti nella tua vita che senti di essere chiamato ad amare ad un livello più profondo?
Che cosa ti spaventa, o nel passato ti ha spaventato, al punto dal trattenerti ad amare in profondità?
Con quali parole chiederesti al Signore di amare a livello sonar?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
6
Marzo
2025
Un cuore sonar
commento di Lc 9,22-25, a cura di Diego Mattei SJ