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L’amore non è una questione di chi domina su chi, ma di libertà reciproca.
Bell Hooks
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 10,1-12)
In quel tempo, Gesù, partito da Cafàrnao, venne nella regione della Giudea e al di là del fiume Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli insegnava loro, come era solito fare. Alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo prova, gli domandavano se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla». Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto». A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio».
Mi lascio ispirare
Qualcuno diceva che la vita non è “avere in mano”, ma “consegnarsi nelle mani”. Avere in mano è l’egoismo e il potere; consegnarsi nelle mani è l’amore.
E l’amore non è possedere o controllare l’altra persona dicendo “tu sei mio” o “tu sei mia” né mercanteggiare (“io ti amo però tu…”) indurendo il nostro cuore, ma provare a donarsi all’altro nella nostra semplicità e unicità, lasciando libera l’altra persona di fare lo stesso, se vuole.
In una relazione ci si può ripudiare anche continuando a stare insieme – o non ripudiarsi pur lasciandosi e prendendo strade diverse.
Siamo creati nella diversità e proprio lo stare in relazione, liberi nella nostra diversità, ci fa diventare a immagine e somiglianza del Signore. Questa diversità si vive nella libertà e nella comprensione, anche quando le cose non vanno come sperato; anche nei momenti di difficoltà, è nel rispetto dei confini, delle differenze e nell’apertura reciproca che la relazione trova la forza per restare autentica e generativa. Un luogo in cui si può crescere senza paura di perdersi, con la fiducia di potersi ritrovare ogni giorno.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Nelle mie relazioni esiste uno spazio per il dissenso e il confronto senza paura?
Quando mi è capitato di proiettare sull’altro le mie aspettative? Cosa mi impedisce di essere realmente aperta/o a conoscere chi ho accanto?
In che modo riconosco e rispetto le emozioni e i confini dell’altro?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
28
Febbraio
2025
Legami liberanti
commento di Mc 10,1-12, a cura di Tomaso Roncallo