Foto di Benjamin Voros su Unsplash -
La Via di cui si può parlare, non è la vera Via.
Laozi, Daodejing
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 4,35-41)
In quel giorno, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui. Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?». Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?». E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?».
Mi lascio ispirare
Già nei Salmi ci si domandava perché Dio spesso dorma nelle traversie della nostra vita… È importante farsi questa domanda, senza nascondere la nostra perplessità, il nostro dubbio.
Nel Vangelo sembra quasi che questa condizione sia provocata, visto che è Gesù che insiste ad attraversare il lago e poi, irritualmente, si fa un pisolino mentre i discepoli sono nella prova.
C’è da dire che mai i discepoli avrebbero voluto passare all’altra riva, che era una riva appartenente ai popoli pagani, quindi strani, incomprensibili, pericolosi. Fosse per loro, si sarebbero goduti quel Gesù che piaceva loro, che li rassicurava, che cominciava ad avere i suoi successi; anzi se lo volevano proprio tenere con loro, portandoselo dietro per non lasciarlo al resto della gente che aveva ascoltato le sue parole!
Dire che Dio dorma implica che abbiamo delle aspettative ben precise su di lui (del tipo: “sono nel bisogno, quindi Dio deve fare qualcosa”), che però inevitabilmente vengono disattese nella nostra esperienza di vita e di fede, e questo genera frustrazione.
Non ci sono molti modi di uscire da questo circolo vizioso, se non rimanere sulla domanda finale di questo Vangelo: «Chi è dunque costui?», e cioè accettare che Dio prima di tutto è Mistero, dandoci la possibilità di riconoscerlo quando e come vuole Lui. È liberante!
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
C’è qualche riva verso cui dovresti andare, ma per pigrizia, paura o altro rifiuti oppure continui a rimandare?
Cosa ti suggerisce l’immagine della tempesta?
C’è qualche tua idea di Dio che stride con la tua esperienza concreta, e che magari è ormai ora di abbandonare?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
1
Febbraio
2025
Dio, perché dormi?
commento di Mc 4,35-41, a cura di Federico Parise SJ