Foto di EDD Sylvia Nenntwich -
Un bambino è un amore diventato visibile.
Novalis
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 1,26-38)
In quel tempo, lʼangelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. Lʼangelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dellʼAltissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose lʼangelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dellʼAltissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anchʼessa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E lʼangelo si allontanò da lei.
Mi lascio ispirare
Maria è una giovane donna con i suoi sogni, i suoi desideri, i suoi progetti. L’annuncio dell’angelo scompiglia la sua vita. Anche la nostra quotidianità è piena di buone intenzioni, progetti, programmazioni per realizzare i nostri desideri. C’è chi è più schematico e programma ogni cosa, chi vive più alla giornata, per tutti c’è il desiderio di realizzare qualcosa, ma può esserci l’esperienza dell’imprevisto, dell’inaspettato, che crea sempre un iniziale turbamento. Anche la cosa più bella, quando ce la troviamo improvvisamente tra le mani, può creare in noi un momento di smarrimento, perché sconvolge la nostra quotidianità, perché esce fuori dagli schemi, dal pensato, dall’immaginato, dal programmato.
Dopo lo stupore e la paura iniziale, in cui i sentimenti esplodono in noi senza controllo, possiamo scegliere come vivere e accogliere nella nostra vita questa novità.
Ogni evento ha in sé una novità di vita e il Signore ci darà la forza per scoprirla, farla crescere e diventare parte di noi. Ogni novità, anche la più piccola, come un bambino appena concepito, se aiutata a crescere, ci rivela la vita, ci rivela l’amore, ci rivela la grandezza d’Amore di Dio. Chiediamo al Signore di accogliere con disponibilità le novità di vita che la Sua Parola ci rivela.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Come reagisco di fronte a situazioni inaspettate?
Cosa mi aiuta a cogliere i piccoli segnali di vita nuova in me e attorno a me?
Che cosa sento sia “per me” in questo momento della mia vita?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
20
Dicembre
2024
Novità di vita
commento di Lc 1,26-38, a cura di Chiara Selvatici