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Quando la porta della felicità si chiude, un’altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo a quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi.
Paulo Coehlo, Le cose che ho imparato nella vita
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 11,16-19)
In quel tempo, Gesù disse alle folle: «A chi posso paragonare questa generazione? È simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano: “Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!”. È venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dellʼuomo, che mangia e beve, e dicono: “Ecco, è un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori”. Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie».
Mi lascio ispirare
Oggi si concentrano il passato, presente e futuro della storia di Gesù, da chi lo ha anticipato prima di Lui a chi è venuto dopo di Lui, fino a noi, che lo viviamo e accogliamo ogni anno attraverso il periodo di avvento.
La domanda in apertura può essere riletta come uno spunto di riflessione su noi stessi e su quello in cui crediamo, si inserisce in questo periodo di avvento e ci chiede quanto siamo pronti ad accogliere Gesù nella nostra vita e nei nostri cuori, il Verbo che si fa carne, il nuovo che viene a portare luce e verità in un mondo che brancola nel buio.
La venuta di Gesù era stata preannunciata già dai suoi predecessori. Lo hanno anticipato ma in pochi hanno creduto a quelle parole. Spesso succede anche a noi: nelle nostre rigidità facciamo fatica ad aprirci a quel nuovo, a vivere il senso del Natale come una festa unica in cui ringraziare il Signore per il grande dono che ci ha dato, ovvero Gesù, il suo Figlio prediletto. Spesso viviamo quella novità come una minaccia che può alterare i nostri equilibri, le nostre comfort zone. Eppure la Sapienza ci porta a sentire, vivere, capire da noi stessi che la Verità è Gesù.
In questo periodo di avvento chiediamo al Signore la grazia di vivere lʼattesa con il cuore libero da ogni pesantezza. Apriamo il nostro cuore per prepararlo a ricevere quel bambino che ci ha dato e ci darà amore.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In che cosa credo oggi?
Quanto sono pronto ad accogliere Gesù in questo periodo di avvento?
In quale parte della mia storia personale faccio nascere il bambino Gesù?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
13
Dicembre
2024
Avvento, libera attesa
commento di Mt 11,16-19, a cura di Vanessa D'Urbano