Foto di Ilaria Zipponi -
Perché tu sei prezioso
ai miei occhi,
vali più del più grande dei tesori
Fra Federico Russo, Il canto dell’amore
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mt 18,12-14)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita? In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda».
Mi lascio ispirare
Gesù tiene a me e nei momenti in cui mi sento fragile e sola mi viene a cercare e ha occhi solo per me.
Mi viene a cercare perché per lui valgo, per lui sono importante, per lui sono preziosa: ci tiene tanto ad avermi con sé. Tanto che, per un momento, lascia indietro tutte le altre pecore del suo gregge. Tanto che si rallegra di più per me che per tutte le altre che non si erano smarrite.
Proprio nei momenti in cui sentiamo di non valere nulla, sentiamo di non essere importanti, di non essere all’altezza, di non meritare amore, lui molla tutto e arriva, sorprendendoci. Nei momenti in cui ci allontaniamo da lui, lui corre verso di noi per cercarci e per farci capire quanto siamo unici, quanto siamo belli ai suoi occhi e importanti per il suo gregge. Vuole ricordarcelo. E noi possiamo lasciarci scaldare dal suo amore e dalla sua cura: così lo renderemmo felice.
Vista da un’altra prospettiva, essere una delle novantanove pecore che non si sono smarrite forse potrebbe non essere facile: probabilmente ci farebbe sentire invidiosi della pecora smarrita, ci farebbe sentire di non avere sufficienti attenzioni rispetto a lei. Sensazioni legate al confronto con quello che ha qualcun altro senza riuscire a vedere e apprezzare quello che abbiamo, chi siamo. E a questo pensiero dovremmo fare attenzione perché nel momento in cui dovesse far capolino nel nostro cuore… probabilmente ci staremmo smarrendo, e allora il Signore starebbe venendo a cercare noi!
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In quali occasioni, pur sola e desolata, ho sentito le attenzioni del Signore su di me? In che modo?
Come mi sento quando vedo che il Signore sta andando a cercare un’altra “pecora smarrita”, diversa da me?
Quando mi capita di essere invidiosa/o delle attenzioni che ricevono gli altri?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
10
Dicembre
2024
Perché tu sei prezioso
commento di Mt 18,12-14, a cura di Ilaria Zipponi