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Mai avere fretta; fai tutto con calma e in uno spirito calmo.
Non perdere la pace interiore per qualsiasi cosa,
anche se il mondo intero sembra turbato.
Francesco di Sales
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Mc 13,24-32)
In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo. Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte. In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. Quanto però a quel giorno o a quell’ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre.
Mi lascio ispirare
Il cielo. La fine parte dal cielo, da chi, simbolicamente lo abita: il Creatore, il Salvatore, il Divinizzatore. La cortina celeste si sconvolge, si apre per lasciar passare l’Inconoscibile, l’Incontenibile, colui che non si confonde.
Non si “confonde”, non si mescola: è il Santo; eppure scenderà a visitare la terra perché è già sceso, si è già mescolato, si è già umanizzato. Tutto questo è sconvolgente, per noi che non ci lasciamo più sconvolgere da nulla: siamo la generazione dei disillusi che pagano, troppo spesso, la loro disillusione con tristezza, rinuncia, fragilità estreme, desiderio di morte. Ci vuole una “sveglia”!
C’è un forte contrasto tra l’immagine degli sconvolgimenti del cielo e l’immagine tranquilla e serena del fico tenero, verde, vivo e fecondo accompagnata dal sole e dal caldo estivo: è il contrasto tra la storia tremenda che stiamo vivendo (tra guerre, sconvolgimenti climatici, apatia generalizzata) e il desiderio e la capacità di essere fecondi, portatori di vita.
Siamo entrambe le immagini: oramai lo sappiamo bene. Gesù ci ricorda che non abbiamo perduto la possibilità e la capacità di scegliere chi essere.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
Quali sono gli sconvolgimenti più significativi di cui ho fatto esperienza?
In quali occasioni ho sentito e sento affiorare dentro di me il desiderio di fecondità, l’energia vitale?
Quali importanti riconciliazioni ho vissuto nella mia vita, quali contrasti ho tenuto insieme?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
17
Novembre
2024
Dal turbine alla quiete
commento di Mc 13,24-32, a cura di Andrea Piccolo SJ