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Quando giro il cappello, è come quando giro la chiave del mio camion e nessuno più mi ferma…
Sylvester Stallone, Over the Top
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 9,51-56)
Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio.
Mi lascio ispirare
Suppongo che, per andare dal nord al Sud di Israele, Gesù avrebbe potuto passare per la costa invece che per l’interno; intuiva che andare a Gerusalemme avrebbe significato (ulteriore) incomprensione e probabilmente almeno qualche bastonatina, perché allora non prendersela comoda e rilassarsi facendo tappa in spiagge tattiche e chiringuiti dell’epoca?
E invece sceglie di passare per la Samaria, che è la strada più breve ma che lo fa passare per questi strani personaggi che credono nello stesso Dio ma non alla stessa maniera, personaggi disprezzati dagli ebrei per la loro diversità.
Dal loro punto di vista il diverso è Gesù, ed è comprensibile che non l’abbiano accolto per questo, ma è solo questo a spaventarli? O non sarà anche l’intensità del suo sguardo? È lo sguardo di uno che ha preso una decisione vitale che lo coinvolge nella sua totalità, difficile da accettare da chi invece vive nell’indifferenza, da chi vive perdendo tempo, ma anche da chi pensa così tanto a sé stesso che non trova spazio per gli altri.
Nel momento decisivo della sua vita, Gesù non tira fuori parole dolci o teorie interessanti sulla vita, ma il carattere!
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
C’è una Samaria nella tua vita, in cui non vorresti passare?
In quali occasioni ti capita di scegliere strade apparentemente più facili, ma che ti fanno perdere tempo ed energie?
Quali sono le esperienze e le persone che ti hanno insegnato a fare sul serio nella vita?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
1
Ottobre
2024
A muso duro
commento di Lc 9,51-56, a cura di Federico Parise SJ