Foto di Ilaria Zipponi -
Ma non ti accorgi che è solo la paura che inquina e uccide i sentimenti?
Lucio Battisti, La collina dei ciliegi
Mi preparo
Chiudo gli occhi,
mi concentro sul momento presente,
libero la mente da preoccupazioni e pensieri,
esprimo interiormente il mio desiderio di stare alla presenza del Signore
Entro nel testo (Lc 6,12-19)
In quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore. Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti.
Mi lascio ispirare
Gesù si isola, va su un monte a ricercare spazio e tempo per la preghiera. Solo dopo essersi raccolto, essersi letto dentro, aver dialogato con il Padre, si sente pronto a prendere una decisione importante: quella di scegliere chi, tra i suoi seguaci, sarebbe diventato un suo fedelissimo. Anche per noi scegliere chi ci sta accanto ed essere scelti – accogliere relazioni – è una delle decisioni più importanti che possiamo prendere.
Una volta scelti, chiamandoli per nome, dà loro anche un altro nome: “apostoli”. Gesù ci può dare un altro nome, ci può aiutare a capire chi siamo: possiamo conoscerci attraverso di lui.
Tra gli apostoli c’è anche Giuda Iscariota, l’uomo che poi lo tradirà. E chissà, forse Gesù in quel momento sa già quello che succederà, forse, dopo una lunga notte di riflessione, ha fatto una scelta sbagliata! Ma questo non gli impedisce di seguire il suo cuore nel momento della scelta: se anche avesse saputo che Giuda lo avrebbe tradito, non si fa prendere dalla paura del futuro, del tradimento, della morte. Segue liberamente il cuore, libero dalla più grande delle paure e dai giudizi che avrebbe potuto avere su Giuda. Lo sceglie, e lo ama, nonostante tutto questo.
E poi, forse grazie a una notte di preghiera e alla vicinanza delle persone per lui più importanti, Gesù riesce a compiere tantissimi miracoli: Gesù è consolato, nel senso che non è e non si sente solo, e così riesce a guarire – nel corpo o nello spirito – tutte le persone che gli chiedono di essere guarite.
Immagino
Provo a visualizzare la scena, il luogo in cui avviene, i personaggi principali, le parole che si scambiano, il tono delle voci, i gesti. E lascio affiorare il mio sentire, senza censure, senza giudizi.
Rifletto sulle domande
In che modo, consapevole o inconsapevole, scelgo o decido di accogliere le persone che mi stanno accanto?
Mi è mai capitato di conoscermi meglio, magari di conoscere meglio una parte di me, tramite Gesù, cioè guardando me e la mia storia con i suoi occhi? In che situazioni?
In che misura le mie paure e i miei giudizi inquinano i miei sentimenti, e di conseguenza incidono sulle mie scelte?
Ringrazio
Come un amico fa con un amico, parlo con il Signore su ciò che sto ricevendo da lui oggi...
Recito un "Padre nostro" per congedarmi e uscire dalla preghiera.
10
Settembre
2024
Al di là delle paure
commento di Lc 6,12-19, a cura di Ilaria Zipponi